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“Il probabile default greco certifica il fallimento della politica europea. Nel 1981 Atene entrò nella CEE per volontà politica degli Stati membri di allora, anche se aveva una economia debole, per aiutarla nel suo cammino di ritorno alla democrazia. Altri tempi. Oggi la Grecia viene esclusa o tenuta nell’eurozona solo in base a cosa dicono i creditori, i banchieri e i tecnocrati di Bruxelles. In Europa la politica è morta, la UE è stata trasformata in un Consiglio d’Amministrazione altrimenti la questione greca oggi verrebbe affrontata in un vertice straordinario del consiglio europeo e non solo dall’eurogruppo. Come se non bastasse, questi tecnocrati che governano l’Europa hanno dimostrato pure di essere degli incompetenti: le loro ricette economiche e monetarie hanno prodotto solo disastri e povertà, non solo in Grecia, ma in gran parte del continente, Italia compresa. E’ normale, dunque, che oggi la Grecia sia titubante ad accettare le ricette della Troika che hanno sempre arricchito i creditori e impoverito i popoli. Noi vogliamo stare nell’Europa dei liberi popoli europei, che hanno il controllo della propria moneta e delle istituzioni europee, non nel comitato d’affari di usurai nel quale hanno trasformato l’Unione europea”.
Lo scrive su facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
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