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“Adesso abbiamo un’idea più chiara delle politiche sociali ed economiche di Pittella e della sua maggioranza: risolvere i problemi della crisi e dello spopolamento della Basilicata con un buon numero di immigrati. Questo è quello che è emerso dal dibattito, tenutosi ieri in Consiglio regionale, sul raddoppio del numero degli immigrati da accogliere nella nostra Regione. Noi avevamo sollecitato la Giunta regionale a illustrare lo stato dell’arte sulle politiche di accoglienza e il centrosinistra ci ha risposto che senza immigrati saremmo, oramai, una Regione finita. E di chi sarà mai la colpa se la Lucania in 40 anni di egemonia del centrosinistra si è ridotta a dover contare sull’immigrazione per aumentare il Pil? Mal governo, miopia politica, affarismo di chi ci ha governato. Come affrontare la questione immigrati è problema complesso. Ne siamo consapevoli. Non entriamo nel merito del se accogliere o meno più immigrati. Sicuramente, però, considerarli la soluzione ai problemi della nostra Terra svilisce tutte le considerazioni umanitarie di cui alcuni politici si riempiono la bocca. Si scopre, quindi, che l’immigrato non è una persona da aiutare ma una fonte di guadagno, non considerando che 1/3 del totale dei rifugiati, in Italia, ha visto respingere la richiesta d’asilo e dovrebbe essere rimpatriato. Altro che solidarietà. Il raddoppio ci serve per non far chiudere le scuole e per alimentare un sistema di accoglienza. Non siamo noi a dover aiutare loro, ma loro noi. Se queste parole non fossero drammatiche, farebbero ridere”.

Lo dichiara Gianni Rosa, portavoce regionale di FdI-An e capogruppo in Consiglio Regionale.

“Pur di supportare tale posizione – aggiunge -, Pittella non si è risparmiato, dimostrando, però, di non avere alcuna idea delle politiche sull’immigrazione, di non conoscerne le basi né tantomeno gli sviluppi. Il Presidente ha sostenuto che siamo al di sotto della media nazionale: 2,9% a fronte dell’8,3%. Non sappiamo se con questa sua affermazione dimostri solo di non conoscere i criteri in base ai quali, in Europa e in Italia, vengono attribuite le quote di immigrati ovvero il numero di abitanti in rapporto alla popolazione nazionale o se pensi soltanto che i Lucani abbiano l’anello al naso. I Lucani rappresentano 1% della popolazione nazionale e ospitano il 2,9% del totale degli immigrati in Italia. Dunque, il raddoppio significa arrivare a quasi il 6%, al di fuori da ogni canone richiesto dall’Unione europea e dall’Italia. Dalla relazione di Pittella noi sappiamo solo che attualmente non ci sono le strutture sufficienti per ospitare i 1022 migranti presenti sul territorio regionale e che quelle esistenti sono in fase di ristrutturazione. Pittella ha sciorinato dati e solo menzionato un Piano operativo nazionale, sottoscritto con altre Regioni ed i Ministeri competenti, i cui contenuti non sono stati resi noti. Come si fa a recuperare il “un protagonismo proprio del Consiglio”, auspicato dal Governatore lucano, se è già stato presentato un accordo al Ministro degli Interni senza che il massimo organo elettivo della Regione sulla questione non è stato consultato? E se non ci fosse stata la nostra interrogazione non se ne sarebbe neanche discusso. Pittella è stato definito, da un Collega della maggioranza, “uomo solo al comando”. E in quanto tale si assumerà tutte le responsabilità di una tale operazione. Insomma, dalle dichiarazioni del Governatore e da quelle di alcuni Consiglieri di maggioranza sembra che, anche in Basilicata, l’accoglienza degli immigrati sia vista più come un’operazione economica, una soluzione allo spopolamento ed alla crisi che come un’opera umanitaria. Noi ci dissociamo da quanti, forze politiche e non, hanno plaudito alle parole del Governatore, parlando di numeri e sviluppo, perché dimostrano di non avere una visione di Basilicata, di non avere progetti e di non avere a cuore la nostra Terra. Dimostrano che per la Basilicata non c’è speranza. Noi siamo di avviso diverso: la nostra Terra ha le risorse per potersi risollevare, a prescindere dagli immigrati”.

Potenza, 24 giugno 2015

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