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…sardi non potranno prestare servizio nell’Isola” “La Brigata Sassari perde 600 militari a Cagliari e 400 a Nuoro”. Questa la denuncia di Paolo Truzzu, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An…


…dopo che lo Stato Maggiore dell’Esercito ha congelato la costituzione dei due reggimenti della Sassari, quello logistico a Cagliari e quello di artiglieria a Nuoro. In base a precedenti accordi dovevano essere costituiti, infatti, in Sardegna i due reparti che avrebbero impiegato a Cagliari circa 1000 militari, oggi di stanza nella Penisola. L’afflusso dei militari sarebbe dovuto iniziare nel 2014. “Le posizioni del centrosinistra e del Presidente della Regione sul futuro di Capo Teulada hanno fatto sì che nello scorso anno l’Esercito abbia rallentato il programma in questione”, accusa Truzzu. “Si è quindi arrivati alla situazione attuale con il definitivo congelamento delle due unità”. Il congelamento è dovuto al fatto che non avendo certezza del futuro dell’unico poligono addestrativo utilizzabile dalla Sassari, l’Esercito non potrebbe sviluppare nell’Isola neanche l’attività programmata per le proprie unità. La Sassari sarebbe costretta a ‘passare il mare’, per raggiungere poligoni nella Penisola, con un aumento esorbitante della spesa. Oltre al danno la beffa. “Mentre noi continuiamo a porre mille dubbi e a perdere occasioni e opportunità di lavoro a causa di una campagna pretestuosa, intrisa di ideologia antimilitarista fine a se stessa – aggiunge – le altre regioni italiane ne approfittano. In Sicilia è in corso di costituzione il reggimento logistico della brigata Aosta, mentre la Puglia si è già accaparrata il progetto dei droni italiani, che sarebbe dovuto essere realizzato Perdasdefogu, causando la perdita per la Sardegna di investimenti per svariati miliardi di euro, non meno di 400 posti di lavoro altamente qualificati e una ricaduta economica considerevole. A nulla sembrano essere serviti i drammatici precedenti di La Maddalena e Decimomannu”. “Che cosa vuole fare il centrosinistra? A fronte dei tanti tavoli aperti con il governo sulle servitù militari non si è ancora ottenuto nulla, anzi a causa di una strategia totalmente sbagliata, continuiamo a perdere alcune certezze acquisite e tante potenzialità anche lavorative. Con il congelamento del reparto si infrange il sogno e l’opportunità per tanti militari sardi, che prestano servizio nella Penisola, molti dei quali avevano già preparato la richiesta per fare ritorno nella propria terra”, spiega Truzzu. “Questo, tra l’altro è solo l’inizio. Se il clima rimane questo e si vuole veramente arrivare alla chiusura di Teulada è bene che la Sardegna si prepari a dire addio a tutta la Brigata Sassari”, conclude.

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