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Mollicone: «La Meloni non può dare la sua scorta ai monumenti perche non ce l’ha». Il sovrintendente per i beni e le attività culturali, Francesco Prosperetti, vorrebbe privare i politici della loro scorta per metterla al servizio dei monumenti nazionali. Non tutti i partiti sono d’accordo: Lega Nord e M5s si sono astenuti dal rilasciare dichiarazioni; mentre la risposta di FdI arriva dall’uomo più vicino a Giorgia Meloni, Federico Mollicone.

ROMA – Dopo l’ondata di «barbari che hanno violentato Roma» – le parole sono del sindaco della Capitale, Ignazio Marino – e distrutto la barcaccia del Bernini, si moltiplicano le proposte per tutelare il nostro patrimonio artistico. Il sovrintendente per i beni e le attività culturali, Francesco Prosperetti, vorrebbe privare i politici della loro scorta per metterla al servizio dei monumenti nazionali. Non tutti i partiti sono d’accordo: Lega Nord e M5s si sono astenuti dal rilasciare dichiarazioni; mentre la risposta di FdI arriva dall’uomo più vicino a Giorgia Meloni, Federico Mollicone.

Cosa ne pensate della proposta del Sovrintendente per i beni e le attività culturali, Francesco Prosperetti, il quale sostiene che sarebbe meglio togliere la scorta ai politici e metterla a disposizione dei nostri monumenti?
«Giorgia Meloni, per scelta, ha rinunciato alla scorta sia quand’era Prefetto sia oggi che è Presidente di partito. Ne avrebbe diritto, ma non l’ha mai richiesta. Per quanto riguarda, però, lo spostamento delle forze dell’ordine dai politici ai monumenti, mi sembra una proposta demagogica: in realtà le urgenze sono altre, siamo maggiormente d’accordo sul fatto che il governo dovrebbe dedicare più risorse per la valorizzazione dei monumenti e aprirli al privato culturale. Faccio un esempio: ci sono delle realtà, come la Galleria Corsini, che contiene quadri di Caravaggio, rischia l’accorpamento – anziché valorizzarla -, nonostante la bravura dei tecnici che la dirigono, il Ministero dei Beni Culturali non ne promuove affatto la valorizzazione.

Quindi Giorgia Meloni ha sempre rinunciato alla sua scorta?
«Sì, sia quand’era ministro, sia da presidente di partito. Coerentemente con il suo pensiero e le sue dichiarazioni non l’ha mai voluta. Capisco molto bene che si tratta di una proposta relativa allo scandalo della scorsa settimana, ma è più scandaloso tener chiusi i musei.»

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