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Denuncio un fatto gravissimo segnalatomi poco fa. Da tempo in Puglia è in atto un attacco ai disabili gravi, alle loro famiglie ed al rispetto del loro sacrosanto diritto ai servizi riabilitativi. La Regione Puglia e le Asl hanno nel tempo…


… pianificato una serie di interventi amministrativi volti a snaturare il diritto all’assistenza, non ultimo la chiusura dell’importante Centro IMID di Campi Salentina (Le). Nel frattempo è intervenuto l’ultimo fatto straordinariamente grav…e. La Giunta Regionale ha approvato un nuovo regolamento destinato a far molto discutere perché fr utto di decisioni prese senza alcuna previa interlocuzione con le associazioni delle famiglie di disabili. Questo regolamento, che passerà al vaglio della III Commissione del Consiglio Regionale della Puglia nel corso della prossima settimana, sancisce in via definitiva l’esclusione dei disabili gravi ultradiciottenni dal regime di riabilitazione sanitaria in regime diurno contrariamente a quanto previsto dal DPCM 29.11.201 (Livelli Essenziali di Assistenza L.E.A.). E’ inaccettabile che la politica di revisione delle spese regionali preveda tagli (che definire vergognosi è un eufemismo) a voci di bilancio che interessano bisogni primari di cura di soggetti deboli. È urgente che il Governo regionale riattivi il dialogo interrotto con le Associazioni delle famiglie dei disabili gravi nel rispetto dei diritti umani globalmente riconosciuti e garantiti dalla Carta Costituzionale. Forse per il nostro Governatore Vendola e per la sua corte i disabili e le loro famiglie hanno meno valore di altri cittadini? O forse dobbiamo pensare che il loro consenso elettorale debba essere prevaricato da interessi ritenuti arbitrariamente superiori? Nella giornata di ieri le Associazioni pugliesi delle famiglie di disabili hanno protestato davanti la sede del Consiglio regionale della Puglia. Da Via Capruzzi ancora nessuna replica mentre le famiglie già pensano di unirsi per portare avanti una class action rivendicando il loro sacrosanto diritto all’assistenza. La mia denuncia non si ferma certo qui. Come Responsabile Nazionale di un Dipartimento deputato alla tutela dei diritti delle Vittime a 360° in base alla definizione di vittima contenuta nella Convenzione di Vienna del 1985 non lascerò inascoltato l’appello di chi non riesce a dar voce ai propri diritti.

Lecce, 4 Febbraio 2015 Tiziana Montinari

Responsabile Nazionale Dipartimento Tutela Vittime FdI-AN

Dirigente Nazionale Fratelli d’Italia-AN

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