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“Fratelli d’Italia è accanto alle Vittime della strada e ha inserito nel suo programma l’introduzione di un reato specifico che possa contribuire, insieme alla prevenzione, a diminuire le stragi che provocano 4000 morti all’anno e decine di migliaia di invalidi gravi – prosegue Benedettelli.


In Italia chi uccide con la propria auto resta impunito nella maggior parte dei casi, questo  perché i giudici tendono a partire dai minimi per le condanne, sapendo che a quei minimi, grazie agli istituti premiali collegati, non corrisponderà nessuna pena. Un buonismo inaccettabile quando si tratta di dare valore alla vita umana. C’è inoltre un problema di ordine culturale, continuare a chiamare gli scontri mortali incidenti non aiuta a instaurare una legge morale necessaria a prevenirli. La parola incidente richiama a qualcosa che avviene per caso, che sposta la responsabilità al di fuori di noi. Ma non è per caso che scegliamo di passare col rosso, di andare ai 100 all’ora dove c’è il limite dei 30 o di metterci in macchina ubriachi e drogati. Sono scelte e come tali vanno giudicate. Per questo motivo il Dipartimento Tutela Vittime FdI-AN promuove su tutto il territorio nazionale per il 16 novembre “La protesta delle scarpe” in occasione della “Giornata mondiale delle vittime della strada”. Decine di paia di scarpe davanti ai tribunali d’Italia perché non restino più  a testimoniare 11 morti al giorno sulle nostre strade.

Barbara Benedettelli – Responsabile Dipartimento Tutela Vittime Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale

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