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…DEL COSTO DEL LAVORO E DEL FISCO. TUTTO IL RESTO SONO CHIACCHIERE E DISTINTIVI. “Tre gli obiettivi anticipati dal ministro Padoan in sede Ecofin: maggiore integrazione e condivisione delle linee strategiche, riforme e incoraggiamento agli investimenti.

I primi risultati sono stati sconfortanti. Mentre altri hanno incassato Juncker, al governo Renzi hanno negato l’incarico al ministro Mogherini.  Ciò che manca a questo governo è la credibilità perché l’Ue vuole non solo leggere le riforme spacciate dal premier come già attuate, ma le vuole vedere realizzate”.  È quanto ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Massimo Corsaro, componente della commissione Bilancio.

“Nessuna credibilità – ha aggiunto Corsaro- sulla riforma del Senato, che Renzi vuole gestire in maniera oligarchica con il diritto di nomina di senatori privi di mandato popolare con una riforma del sistema elettorale che trasformerà il Porcellum in una porcata in cui saranno mantenute le liste bloccate”.

“L’Europa non ci casca – ha osservato- perché sulle riforme vere, strutturali, nulla è stato fatto, a partire dalla riforma del costo del lavoro. Su tale argomento il ministro Padoan si è guardato bene dal riferire dove prendere le risorse per tagliare il cuneo fiscale. È di tutta evidenza che per essere a costo zero per le finanze pubbliche, come ha dichiarato il ministro, i tagli saranno coperti da ulteriori gabelle. Nulla è stato detto sulla riforma fiscale e sull’abbassamento della pressione, che rendono l’Italia  priva di competitività anche rispetto all’Inghilterra, dove si sono trasferite la Fiat, alcune società farmaceutiche e Lottomatica. Aziende che pure hanno mostrato la capacità di fare acquisizioni all’estero”.

“Si è preferito – ha puntualizzato – favorire le banche,  grazie al ‘regalo’ di 7 miliardi di euro per la ricapitalizzazione della Banca d’Italia, con i 100 miliardi provenienti dall’Ue, con l’introduzione di una tassa occulta sui consumi attraverso l’obbligatorietà (fallita, peraltro) dei pagamenti con il  Pos. Un altro dono alle banche  che consentirà gli istituti di credito  di ‘scippare’20 euro su 10 passaggi di mano di 100 euro. Infine, la spending review: dove sono le cartelle di Cottarelli che spiegano in  quale modo si deve avviare la riduzione della spesa pubblica per tagliare spesa fiscale e ridare fiato all’economia e imprese?”.

“A tutte  queste domande- ha concluso Corsaro – il governo Renzi non sa rispondere. Ed è per questo che l’Europa non ci casca.  Per Renzi vale la celebre frase di Robert De Niro: ‘Siete solo chiacchiere e distintivo’.

Roma, 17 luglio 2014

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