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«Con l’elezione di Juncker e la conferma di Schulz in Europa si consuma il mantenimento di uno status quo drammatico, di una oligarchia e di una classe dirigente responsabili di tutte le politiche fallimentari che abbiamo visto in questi anni.

Un grande inciucione tra il Ppe e il Pse che votano insieme da sempre circa il 90% dei provvedimenti in Europa e che oggi si spartiscono il Parlamento e la Commissione Ue. Rispetto a tutto questo anche la presidenza italiana di Renzi e il governo italiano riescono a fare poco e niente. Il deus ex machina resta la Germania di Angela Merkel e quindi non cambierà assolutamente nulla rispetto a quello che è stato in questi anni. E lo dico a quei partiti che hanno fatto la campagna elettorale dicendo che sarebbero andati in Europa, nel Ppe e nel Pse, a cambiare tutto, per poi farci trovare di nuovo di fronte a questo splendido inciucio».

Lo ha detto il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni a Sky tg24.

«Da dove prenderanno i 300 miliardi? Facile: dagli Stati nazionali, temo. Ma la domanda non è dove si prendono ma dove vanno, perché in questi anni l’Europa ha speso risorse solo nell’interesse di alcune Nazioni che in Europa comandano e le ha sottratte a chi era più debole. Pensiamo all’Italia che all’Europa ha trasferito negli ultimi dieci anni 159 miliardi di euro e ne ha avuti indietro 104. Vuol dire che abbiamo letteralmente regalato  circa 55 miliardi di euro in dieci anni, con i quali avremmo potuto risolvere qualche problema nazionale. E quelle risorse sono servite per aiutare altre realtà, altri Stati nazionali o per priorità che non erano le nostre. Per esempio perché non sono state investite nell’immigrazione? L’Europa mette 7 milioni di euro su Frontex mentre noi spendiamo milioni e milioni di euro per quell’idiozia che è il programma “Mare nostrum” e l’Europa rimane a guardare» ha spiegato Meloni.

Roma, 15 luglio 2014

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