“Se il presidente Renzi che guida il semestre europeo non ha il coraggio d’intervenire sull’Organizzazione mondiale del commercio a tutela dei marchi di origine dei singoli paesi, e di conseguenza del Made in Italy, significa che del Made in Italy a Renzi non interessa niente”.
““E’ evidente – ha ditto Rampelli – che questo governo non ha alcuna capacità di negoziare né tantomeno di condizionare le istituzioni internazionali che stanno distruggendo l’eccellenza italiana”.
“La questione del Made in Italy – ha osservto il capogruppo- dipende anche dalla volontà di bloccare alla frontiera quei prodotti che, realizzati con la concorrenza sleale, sfruttando bambini e donne, non rispettando le convenzioni internazionali per preservare l’ecosistema, hanno visto irrisori e uccidono la produzione italiana”.
“I governi degli ultimi vent’anni – ha concluso Rampelli- paradossalmente hanno aiutato le imprese italiane a delocalizzarsi in quei luoghi, invece che a difendersi da modelli industriali arcaici e cinici”.
Roma, 10 luglio 2014