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…STRAPOTERE FEUDALE SOPRINTENDENZE. Renzi premier boccia Renzi rottamatore con voto contrario a odg ‘civetta’ di FdI-An. «L’astensione di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale sul decreto cultura e turismo del ministro Franceschini…

dimostra che FdI-An non fa opposizione sterile ma entra nel merito dei provvedimenti e dialoga con le categorie per poi formulare proposte concrete. Per questo abbiamo presentato emendamenti e ordini del giorno per tutelare i corpi di ballo delle fondazioni liriche, per introdurre l’incompatibilità delle doppie cariche per i sovrintendenti e impedire il ripetersi dello scandalo Fuortes nella Capitale, per aumentare il tax credit per le imprese turistiche e per le ristrutturazioni, per l’apertura ai circuiti sussidiari e ai privati e per semplificare l’autorizzazione paesaggistica. L’art bonus è una misura che ci soddisfa solo in parte, perché prevede una percentuale di apertura ai privati ridicola rispetto ai valori fissati dal Giappone ed elimina l’unico riferimento esplicito nel precedente decreto Bray. Ma ciò che ci stupisce di più di tutto l’iter in Commissione e in Aula del provvedimento, è la bocciatura da parte del governo Renzi e della sua maggioranza dell’ordine del giorno civetta presentato da FdI-An sulle soprintendenze. L’esecutivo e le forze politiche che lo sostengono, infatti, hanno votato contro quello che il premier scriveva nel suo programma da rottamatore. Il punto 68 del programma renziano, copiato e incollato nel nostro ordine del giorno poi respinto dall’Aula, recitava così: “Oggi, nell’emergenza della conservazione del patrimonio culturale e del paesaggio, le funzioni di tutela sono totalmente esercitate dallo Stato, e risultano appesantite dall’obbligo d’intervento su questioni di assoluta ordinarietà. Le Soprintendenze vanno per queste focalizzate sulle azioni più rilevanti per la tutela, lasciando l’attività ordinaria ai Comuni che garantiscano livelli organizzativi adeguati”. Una bocciatura che conferma il potere feudale di queste Istituzioni e dimostra che la tanto annunciata rivoluzione e semplificazione amministrativa del governo Renzi non esiste. Sono solo chiacchiere e distintivo. Come del resto Marino a Roma. Per questo la vicepresidente della Commissione Cultura Ghizzoni farebbe bene a parlare con il suo sindaco che, con lo smantellamento dell’Estate romana e la chiusura di musei e biblioteche, sta impedendo a molti di “mangiare con la cultura” nella Capitale».

È quanto dichiara Federico Mollicone, dell’esecutivo nazionale di FdI-An e coordinatore del settore comunicazione.

Roma, 9 luglio 2014

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