“Al di là delle buone intenzioni, non ci sembra si possano individuare grandi cambiamenti nella tabella di marcia europea a guida italiana. Il fiscal compact non è messo in discussione, il patto di stabilità neppure”.
È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli a commento delle dichiarazioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi.
“L’unica concessione alla politica anti-rigorista dell’Ue- ha aggiunto Rampelli- è stata la frase: “Tenetevi la vostra moneta, noi ci teniamo i nostri valori”ma sembra piuttosto uscita come boutade che come reale intendimento. Quello che sorprende da una parte e sconcerta dall’altra,- ha proseguito Rampelli – è la capacità di Renzi di trovare sempre nuove date ultimative, il cui mancato rispetto dipende soltanto da lui e dal Pd. Durante la Leopolda lo slogan era ‘adesso’, appena insediatosi era ‘100 giorni’, ora di giorni ne ha chiesti 1000 che sono quasi due anni e mezzo”.
“Come Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale- ha osservato- abbiamo insistito affinché l’operazione Mare Nostrum non sia soltanto a carico dell’Italia ma rientri a pieno titolo in Frontex e che tutta l’Unione Europea si faccia carico dell’arrivo di decine di migliaia di cittadini extracomunitari. E su questo aspetto, registriamo una presa di coscienza da parte di Renzi. In secondo luogo, abbiamo chiesto che il semestre europeo a guida italiana si faccia carico di vietare la transitalibità dei fondi da un paese all’altro. Ogni anno l’Italia utilizza soltanto una parte dei fondi europei a causa o dell’incapacità della burocrazia o dell’inadeguatezza dei partecipanti”.
“Si tratta di 5 miliardi di euro in fondi europei pagati dagli italiani e che, quando non sono utilizzati, vanno ad aumentare la cassaforte di altri Stati. Questo – ha concluso Rampelli – è inaccettabile: quei fondi devono tornare all’Italia. Ci auguriamo che almeno su questo fronte Renzi sappia essere conseguente e determinato sino in fondo”.