…DAI LORO VERI PADRONI. “Non c’è alcuna sorpresa nell’apprendere che anche Vittorio Grilli, al pari di tanti suoi colleghi, ha ricevuto la ricompensa tipica che i poteri forti riservano ai loro ossequiosi servitori.
Dopo aver svolto fedelmente il ruolo di esecutore materiale dei diktat provenienti dalle grandi banche d’investimento, prima come direttore generale del Tesoro (figura centrale nella collocazione e gestione dei nostri Titoli di Stato), poi addirittura come Ministro del governo Monti (altro noto advisor di finanziarie multinazionali), viene così ripagato delle sue fatiche. La regolarità con cui si sviluppano certe carriere fa sempre più dubitare se certi incarichi siano il frutto di indiscusse qualità professionali, scientifiche e manageriali, o se quando questi personaggi sedevano negli altissimi uffici pubblici che hanno rivestito, fossero di fatto già ‘al soldo’ di interessi privati e stranieri, invece che impegnati nella tutela degli interessi del popolo e della Repubblica italiana. Certo è che ora, quelle aziende e quegli asset che lo Stato sta dismettendo grazie a leggi e manovre economiche predisposte e approvate da Grilli, saranno da Grilli stesso valutate e proposte alla JP Morgan per i propri investimenti: un corto circuito sospetto e inquietante”
E’ quanto dichiara Marco Marsilio, segretario amministrativo nazionale di FdI-An, già componente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.
Roma, 13 maggio 2014