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…DA ISTITUZIONI SILENZIO SU PLURIOMICIDA. «In occasione della celebrazione del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, sono state tante le parole che abbiamo ascoltato dalle Istituzioni, dal Presidente della Repubblica ad illustri esponenti del governo, sull’urgenza di cercare la verità e individuare i responsabili delle stragi e degli eventi drammatici che hanno caratterizzato la storia della nostra Nazione.

Peccato, però, che nessuna delle cariche istituzionali che oggi hanno partecipato alle celebrazioni si sia ricordata di spendere almeno una parola per quanti, invece, si battono per assicurare alla giustizia italiana quegli assassini e quei criminali di cui lo Stato conosce benissimo l’identità e che sono già stati condannati con sentenza passata in giudicato. È il caso di un pluriomicida come Cesare Battisti, attualmente in libertà in Brasile senza che il Governo faccia nulla per assicurarlo alle patrie galere. Non passa inosservato il comportamento contraddittorio dello Stato, che sa battersi con tutte le sue forze per chiedere l’estradizione di qualcuno, ma consente ad un criminale come Battisti di prendersi gioco dell’Italia e di tutto il popolo italiano. L’impressione è che, al di là dei discorsi altisonanti e delle frasi di rito, lo Stato abbia scelto di abbandonare alcune vittime del terrorismo non solo negando loro giustizia ma la tutela del diritto alla giustizia, ovvero in applicazione alle leggi vigenti».

È quanto dichiara Alberto Torregiani, figlio del gioielliere Pierluigi Torregiani ucciso nel 1979 da un commando dei Proletari armati per il comunismo e candidato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale alle elezioni europee.

Roma, 9 maggio 2014

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