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“Mimmo Mennitti non è mai stato un uomo di parte, anche se faceva politica in un periodo in cui la fazione dominava e l’ideologismo incideva sulle scelte personali.

In quegli anni di scontri duri, Mennitti riusciva a mettere nella sua graduatoria prima l’interesse per l’Italia e subito dopo l’interesse di quell’area più vasta del suo partito. Militava nel Msi, quando il Msi era fuori dal cosiddetto arco costituzionale ma si deve a lui e a Pinuccio Tatarella la fase di maturazione della destra identitaria che aveva in Giorgio Almirante il suo alfiere. A loro si deve la maturazione da partito di testimonianza a partito capace di incidere come forza governativa. Esaurita questa fase, decise di dedicare la sua enorme energia mentale al giornalismo e andò a dirigere il ‘Roma’ e poi fondò  ’Ideazione. Mennitti contribuì in maniera decisiva alla nascita del centrodestra italiano ed ebbe un ruolo importante quando Silvio Berlusconi decise di fondare Forza Italia. Decise infine di fare il sindaco della sua città e lì, sublima i suoi interessi: stare in mezzo alla gente per migliorare la qualità della vita dei suoi concittadini. Fu l’ultimo atto del suo sforzo politico intellettuale. Mimmo Mennitti è riuscito a farsi ricordare da tutti come una persona da apprezzare e da amare”.

Così Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale ricorda in Aula l’ex deputato Domenico Mennitti scomparso nei giorni scorsi.

Roma, 16 aprile 2014

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