“Vorrei sommessamente ricordare a questa Aula un evento che oggi l’Italia sta lasciando passare senza alcuna sottolineatura. Il 15 aprile di 70 anni fa, nella Firenze occupata dai nazisti, un uomo anziano tornava a casa e arrivato davanti al cancello venne barbaramente assassinato da un commando di partigiani comunisti.
Non era un fascista qualsiasi, ne un uomo qualsiasi ma uno di quegli uomini di cultura che tutta l’Europa ancora oggi ci invidia. Certo, si era schierato con il fascismo e per questo fu assassinato, ma poi era sul terreno culturale che si era mosso. Il suo nome era Giovanni Gentile ed era il massimo filosofo italiano d’accademia, padre della cultura italiana al tempo del fascismo. L’Osservatore Romano oggi nel celebrare la figura di questo intellettuale, ricorda come la sua riforma della scuola sintetizzava quanto di meglio la cultura italiana – anche quella antifascista – aveva elaborato negli ultimi 20 anni”.
Così Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale intervenendo in Aula per commemorare i 70 anni dall’assassinio del filosofo Giovanni Gentile.
Roma, 15 aprile 2014