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“La Corte Costituzionale è diventata un vulnus per la sovranità popolare. Un organo dello Stato che si sovrappone a un potere dello Stato.

L’ennesima bocciatura di una legge approvata da un Parlamento autonomo dimostra l’assoluta bizzaria di un’istituzione che emette sentenze a orologeria, scardinando il potere legislativo e legiferando al posto delle Camere. La legge 40, sulla quale facemmo una battaglia referendaria contro chi voleva abrogarla, fu ‘legittimata’ dal voto del popolo. Con questa sentenza si aprono orizzonti imprevedibili finanche la possibilità delle coppie omossessuali di prestare il proprio seme per avere un figlio. Un figlio a tutti i costi. Il divieto di fecondazione eterologa, al netto di ogni altra considerazione, era nato dalla necessità di non procreare ‘figli su commissione’, di tutelare il corpo della donna, trasformabile in una vera e propria macchina fabbricatrice di figli. Con questo verdetto, i giudici della Corte non dimostrano alcun rispetto per i minori, la famiglia, la donna e la maternità”. E’ quanto dichiara il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale a commento della sentenza emessa dalla Corte Costituzionale sulla incostituzionalità del divieto di fecondazione eterologa.

Roma 9 aprile 2014

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