“Emiliano e Decaro sono consci del ruolo istituzionale che ricoprono, delle parole che pronunciano, delle parziali retromarce e delle successive smentite del giorno dopo? E’ pur vero che il comizio era stato originariamente pensato per una requisitoria contro il ministro dell’Interno – e già questo dice tutto-, colpevole di avere applicato la legge e via via ha assunto i toni dell’apertura della campagna elettorale per le europee di Decaro, oggi però è chiaro a tutti che uno dei due ha mentito. O Emiliano quando ha detto di avere portato Decaro dalla sorella di un boss, o Decaro quando dice di averla incontrata molto tempo dopo sul mercato. Una verità invece e’ assodata: in un caso o nell’altro, Decaro ha colloquiato con la sorella di un boss. Vale la pena dire: attenti a quei due”. Lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
“Mi chiedo se le aberranti parole di Emiliano suonino normali per il segretario del Pd Schlein. Trovo vergognoso che dal centrosinistra, da Avs e dal Movimento Cinque Stelle nessuno abbia ancora commentato le dichiarazioni del Governatore della Puglia. Neppure gli esponenti del Pd in commissione Antimafia hanno rilasciato alcuna dichiarazione a riguardo. Su un fatto così grave non ci può essere ambiguità alcuna: spero che dal Partito Democratico si prendano celermente le distanze da quanto sostenuto da Emiliano”, sottolinea Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali alla Camera e capogruppo in Commissione Parlamentare Antimafia.