fbpx

“Sono orgoglioso dell’approvazione, con parere favorevole del governo, in Commissione Cultura della risoluzione, a mia prima firma, riguardante l’intelligenza artificiale e i diritti d’autore. Quella dell’intelligenza artificiale è una delle tematiche più importanti e sentite in tutto il mondo: si tratta infatti di una tecnologia rivoluzionaria in grado di cambiare sotto innumerevoli aspetti la vita dell’uomo. Oltre alle potenzialità, bisogna però tenere bene a mente quali sono i rischi che questa rivoluzione può produrre. Penso per esempio a quali effetti può recare sui diritti d’autore: la capacità dell’Ia di generare, partendo da opere frutto dell’attività intellettuale, un’immensa quantità di risultati e dati va necessariamente regolamentata e controllata con attenzione, pena la violazione e falsificazione del copyright di cui le stesse opere, sottoposte ad algoritmo, sono coperte.

La risoluzione impegna dunque il Governo a sostenere tutte le iniziative a Bruxelles volte ad assicurare una valorizzazione del diritto di autore anche all’interno dell’intelligenza artificiale, facendo propri i princìpi e le linee guida dell’Ai Act già adottato dall’Unione Europea. Ritengo sia necessario arrivare a definire una normativa specifica per regolare il diritto d’autore di un prodotto nato da programmi di intelligenza artificiale. Con questo documento verranno, inoltre, adottate iniziative per stabilire requisiti di trasparenza e attribuzione per tutte quelle opere generate grazie all’intelligenza artificiale. Gli utenti devono infatti sempre essere consapevoli di come ogni contenuto nasce e viene trattato.

Alla base di questa risoluzione c’è la profonda convinzione, condivisa non solo da Fratelli d’Italia ma da tutto il governo, che questa importante rivoluzione tecnologica venga declinata secondo i più saldi princìpi etici, tenendo sempre a mente che non è l’uomo a dover essere al servizio della tecnologia, ma il suo esatto opposto”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese, capogruppo in commissione Cultura e Istruzione alla Camera.

“Occorre regolamentare con chiarezza il diritto d’autore di un’opera prodotta grazie ad algoritmi e frutto dell’intelligenza artificiale, evitando così che la tecnologia degeneri in forme immorali. L’innovazione, infatti, deve essere sempre coniugata ad un forte rispetto dei diritti e dell’etica umana”, aggiunge Grazia Di Maggio, deputato di Fratelli d’Italia, componente della commissione Cultura alla Camera e firmataria della risoluzione sul tema.

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social