“Nella giornata della donna sono orgogliosa di avere alla guida della Nazione il primo presidente del consiglio donna della Storia d’Italia. Dal suo insediamento, giorno in cui è stato abbattuto il tetto di cristallo che lasciava le donne in ruoli ancora parzialmente marginali, questo governo ha avuto il coraggio e la capacità di essere sempre dalla parte delle donne, mettendo a terra provvedimenti come le misure a sostegno delle mamme lavoratrici, aiuti concreti per le aziende che assumono donne, decontribuzioni e aumento dei fondi per l’imprenditoria femminile.
Tutto ciò ha determinato un record di occupazione femminile. Molta attenzione è stata dedicata poi al contrasto alla violenza sulle donne, con il raddoppio dei fondi per i centri anti-violenza, con il rifinanziamento del “reddito di libertà”, che è stato reso strutturale e con l’implementazione ancor più severa del codice rosso. Un governo guidato da una donna e che finalmente opera per realizzare concretamente la nostra possibilità di emancipazione”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Sara Kelany.
“La scommessa per un futuro di sviluppo, non solo in ambito italiano, passa anche attraverso l’attenzione al mondo delle donne, attraverso il riguardo e la cura verso un universo di potenzialità che ha bisogno di essere sfruttato in pienezza. L’Italia, in tal senso, è apripista. La presenza crescente, nelle istituzioni, di donne in posizione di vertice, le politiche concrete del governo Meloni in tema di lavoro al femminile e maternità: segnali di un Paese che crede nelle donne, nell’affermazione delle loro aspirazioni personali e professionali attraverso studio, passione, lavoro e competenza e non solo in virtù di semplici quote a loro dedicate.
E nella donna deve tornare a credere anche tutta l’area del Mediterraneo in cui, all’interno della commissione per i diritti delle donne dell’APUpM, stiamo dando impulso al progetto internazionale di annullare il divario di genere in tema di accesso allo studio delle materie STEM e al mondo del lavoro collegato a queste discipline. Garantire una simile parità non significa “riservare” posti alle donne in quanto tali ma metterle in condizione di realizzare la loro vita secondo i progetti e le aspirazioni in cui credono. Nella Giornata Internazionale della Donna, credo sia questo l’auspicio più positivo e sincero che possiamo esprimere”, afferma Simona Petrucci, senatrice di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione donne presso l’Assemblea Parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo.
“Fratelli d’Italia, che con orgoglio ha eletto la prima donna Presidente del Consiglio in Italia, è da sempre in prima linea a sostegno dei diritti delle donne. E lo dimostrano le tante iniziative legislative portate avanti con determinazione dal governo Meloni. Tra gli importanti provvedimenti già approvati ci sono: il Bonus Mamme, ossia la decontribuzione fino a 3mila euro annui per le madri dipendenti dal secondo figlio in su; gli sgravi fiscali maggiorati per gli imprenditori che incrementano il tasso di occupazione nell’impresa assumendo madri di almeno due figli minorenni; il Codice di Autodisciplina per le imprese che favorisce l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro; l’incremento di 6,5 milioni di euro del fondo di garanzia per le PMI dedicato alle imprese femminile per facilitare l’accesso al credito alle donne.
Queste sono solo alcune delle misure messe in atto, in un solo anno e mezzo, dal governo Meloni per assicurare un futuro migliore alle donne, in cui le pari opportunità e la libertà siano la norma e non l’ eccezione. C’è ancora molto da fare, ma siamo sulla strada giusta”, aggiunge in una nota, il deputato Imma Vietri, capogruppo di FdI alla Commissione Affari Sociali della Camera.
“Il governo Meloni è in prima fila nella lotta al femminicidio, una piaga che purtroppo ancora infesta le cronache e vogliamo che questo 8 marzo diventi un nuovo punto di partenza su questo fronte. E’ stato promosso un preciso disegno di legge, approvato dal Parlamento trasversalmente e già applicato in numerosi casi, per rafforzare le norme contro la violenza sulle donne. La legge è orientata soprattutto alla prevenzione, per fermare le situazioni violente prima dell’irreparabile. Il provvedimento contiene, fra l’altro, il potenziamento di strumenti come l’ammonimento, la distanza minima di avvicinamento e il braccialetto elettronico.
Ancora, sono previsti tempi stringenti per l’adozione delle misure cautelari da parte dell’Autorità Giudiziaria e procedure che favoriscono la specializzazione dei magistrati in tema di contrasto alla violenza di genere. Sono stati quasi raddoppiati dal Governo, passando in maniera strutturale da 35 a 55 milioni, i fondi per il finanziamento del piano anti-violenza (dunque centri anti-violenza, case rifugio e simili). Si tratta dell’importo più alto di sempre. A questi vanno aggiunti, per quest’anno, 9 milioni stanziati dal Ministero per le Pari Opportunità per l’empowerment delle donne vittime di violenza. Anche con riguardo al fronte specifico della prevenzione, in totale le risorse stanziate dal Governo sono state quasi raddoppiate, passando da 17 a 30 milioni”, sottolinea la senatrice di Fratelli d’Italia Elena Leonardi, vice presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio.
“Il Governo di centrodestra, il primo nella storia d’Italia guidato da una donna, è al lavoro per un mondo dove proprio le donne possano sentirsi libere ed ispirate nella scelta della propria strada, nella scienza per esempio o dovunque vogliano, senza rinunciare alla propria vita o peggio ancora dover scegliere tra ambizioni personali legittime e famiglia”, conclude il deputato di Fratelli d’Italia Marta Schifone, capogruppo in commissione Lavoro alla Camera.