fbpx

“Con l’audizione in commissione Antimafia del procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo e il capo della Procura di Perugia Raffaele Cantone crediamo di aver reso un importante servizio al Paese e ai cittadini coinvolti da questo scandalo. Per questo mi sento di doverli ringraziare pubblicamente così come ringrazio il Presidente Chiara Colosimo per l’attenzione che ha posto a questo tema. Ora abbiamo la necessità di dare risposte in maniera chiara e possibilmente rapida ai tanti interrogativi emersi da questa due giorni. La Commissione Antimafia, come ha dimostrato la doppia audizione continuerà a fare la sua parte per contribuire a fare chiarezza. Il nostro lavoro è appena cominciato”. Lo dichiara il deputato Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Antimafia.

“È assolutamente inquietante aver appreso dal procuratore Cantone la quantità incredibile di accessi che Striano avrebbe effettuato in questi anni alle banche dati a cui aveva accesso per le sue funzioni. Inquietante è il numero di file che sarebbero stati scaricati dalle banche dati della Direzione Nazionale Antimafia. Risultano, infine, inquietanti i rapporti con i giornalisti che in qualche modo avrebbero commissionato questa acquisizione di informazioni. È chiaramente importante che le indagini chiariscano i rapporti tra Striano e i giornalisti ed eventuali altri soggetti. Ribadisco assoluta fiducia nella Direzione Nazionale Antimafia come strumento di fondamentale importanza per il contrasto alla criminalità, in modo particolare nell’operato del procuratore Melillo che ci ha raccontato ieri, in una lunghissima audizione, quanto lui si sia impegnato per mettere ordine a un sistema fallace e che lui ha cercato di porre in sicurezza”, afferma il senatore di Fratelli d’Italia, Raoul Russo, componente della commissione bicamerale Antimafia.

“Dopo le audizioni dei procuratori Melillo e Cantone non possiamo che dirci molto preoccupati per il verminaio emerso. Il caso ‘dossieraggio’ che ha avuto come protagonista un ufficiale della Guardia di Finanza che operava presso la Direzione Nazionale Antimafia ci mette davanti a uno scenario orwelliano inaccettabile in una democrazia occidentale. Come confermato dal dottor Melillo nell’audizione in Commissione Antimafia, la questione è di una gravità estrema ed è poco credibile che le condotte illecite, come evidenziato dal dottor Cantone, ben più numerose di quelle oggi note, siano frutto di una iniziativa individuale. Prendiamo atto delle rassicurazioni fornite dal procuratore che la disastrosa situazione trovata – così come da lui definita – quando è arrivato alla DNA, è stata prontamente corretta, fermo restando le responsabilità di chi lo ha preceduto e di chi ha posto in essere tali condotte che verranno valutate nelle sedi opportune. La DNA, testamento di Giovanni Falcone, è stata e rimane un presidio di importanza primaria nella lotta alla criminalità organizzata. Non ci fermeremo fino a quando non avremo scoperto i mandanti e i loro obiettivi”, sottolinea il senatore di Fratelli d’Italia Sandro Sisler, membro della Commissione parlamentare Antimafia, al termine dell’audizione del procuratore Cantone.

“Ringrazio a nome mio e del gruppo di Fratelli d’Italia in commissione Antimafia il dottor Melillo per il lavoro che ha svolto e che ha scoperchiato il vaso di Pandora, consentendo l’inizio delle indagini. Va difeso il lavoro del Procuratore Nazionale Antimafia perché va difesa l’istituzione che rappresenta, presidio di tutela delle istituzioni democratiche repubblicane. E su questo in sede di audizione in Commissione Antimafia ho chiesto al dottor Cantone se nel corso delle indagini si stia focalizzando l’attenzione su eventuali mandanti o sodali dei due principali indagati Striano e Laudati. Questo perché come Fratelli d’Italia chiediamo chiarezza, soprattutto in riferimento alle ragioni e agli uomini che hanno guidato questa attività di dossieraggio, che appartiene più ai regimi autoritari che democratici”, conclude il senatore di Fratelli d’Italia, Costanzo Della Porta, componente della commissione Antimafia.

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social