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“Non si può scegliere se fare la madre o fare carriera, per questo il tema delle pari opportunità deve andare di pari passo con la libertà, e quello che sta facendo il governo Meloni è accompagnare la donna in questo percorso. Nel week end dell’8 marzo noi di Fratelli d’Italia saremo in 254 piazze d’Italia per far conoscere quanto fatto in questo anno e mezzo di attività”, cosi la senatrice Ester Mieli in apertura della conferenza stampa di oggi in Sala Nassirya, moderata da Safiria Leccese, dal titolo: ‘Pari opportunità Pari Libertà: le iniziative del governo Meloni’.

“I dati Istat riportano un dato storico: l’occupabilità è aumentata di mezzo milione, ed è compresa anche quella femminile. Perché se il governo precedente aveva scelto di pagare chi stava sul divano con il reddito di cittadinanza o buttare soldi con il superbonus, il governo Meloni ha deciso di investire sulla dignità del lavoro”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato Lucio Malan, sottolinea che “il primo governo guidato da una donna coincide con il record di occupazione femminile e con l’entrata in vigore di misure mai prese prima per le madri lavoratrici”. E prosegue: “Le donne oggi possono fare tutto quello che fanno gli uomini, mentre c’è una cosa che gli uomini non possono fare, ed è partorire. Considerato, dunque, che la natalità non ha solo un gran valore per FdI ma è anche un’emergenza sociale, il sostegno dato alle donne in questo senso ha un significato specifico”.

Riguardo l’approvazione all’unanimità della legge che contrasta la violenza domestica e sulle donne, poi, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera osserva che “quando il governo interviene sui temi lo fa con decisione e competenza”. E spiega: “Uno degli aspetti fondamentali di questa norma è l’istituto dell’ammonimento del questore, che dimostra di essere un istituto di prevenzione. Un altro segnale di concretezza sono i fondi stanziati in favore dei centri antiviolenza, per affrontare un tema che sin da subito ha fatto pienamente parte dell’agenda politica. Mai come in questo periodo occorre ribadire che se c’è amore non c’è violenza, e il governo Meloni sta fornendo risposte di sistema”.

A dirsi orgogliosa di quanto fatto da questo esecutivo per le donne, è il ministro Roccella, la quale tiene a precisare che “il primo governo in Italia guidato da una donna, non ha solo dimostrato che a destra le battaglie e le istanze delle donne, le pari opportunità e la libertà hanno piena cittadinanza, ma hanno ricevuto molta più attenzione di quanto non sia accaduto in passato. Dalla lotta alla violenza alla conciliazione tra lavoro e famiglia, passando per il riconoscimento del valore sociale della maternità e per la promozione del lavoro femminile, il governo Meloni ha segnato una rotta che continueremo a seguire con impegno e determinazione”.

Sulla rivoluzione culturale, invece, quella necessaria a consentire risultati davvero duraturi, è Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di FdI a chiarire che “un partito in cui una donna raggiunge ciò che ha raggiunto Giorgia Meloni, non per le quote rosa ma perché si è dimostrata la più brava di tutti, è un partito che ha già vinto quella sfida culturale”, e prosegue: “dispiace che la leader del Pd abbia fatto polemica dicendo che la Meloni prenderebbe ogni giorno decisione contro le donne. Quello che faremo noi, invece, sarà consegnare mezzo milione di opuscoli in giro per l’Italia per far conoscere quello che finalmente si sta facendo per le donne. Per troppo tempo le c.d. leadership femministe hanno parlato di donne senza fare nulla per loro, mentre Giorgia Meloni sta risolvendo i loro problemi concretamente. Cambiando, anche su questo, l’Italia”, conclude Donzelli.

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