“La reazione scomposta che stiamo registrando in queste ore da parte della sinistra, rispetto all’inchiesta di Perugia, è un copione già visto. Infatti, ogni volta che viene messo in pericolo il loro sistema di potere, questa si organizza per difenderlo e richiamandosi a supremi valori in modo pretestuoso e strumentale. Ad esempio sulla riforma della Costituzione, quando si cerca di modificare l’impianto costituzionale del nostro Paese, gridano alla deriva autoritaria. Sulla riforma della giustizia? Peggio ancora, si denuncia il tentativo di sottomettere il potere giudiziario a quello esecutivo tirando in ballo e scomodando la divisione dei poteri di Montesquieu. Non va meglio quando si cerca di riformare la governance della Rai: qui la sinistra dà il meglio di spudoratezza, parlando di occupazione dei mezzi d’informazione. Stesso copione nelle circostanze in cui si è parlato di modificare il sistema elettorale. Qui addirittura si riesumano le polemiche degli anni Cinquanta sulla cosiddetta legge truffa. E adesso rispetto a questo vergognoso dossieraggio? La sinistra richiama la libertà di stampa, che chiaramente nulla c’entra. Dinanzi a quello che sta emergendo in queste ore, quindi, Fratelli d’Italia pretende che sia fatta chiarezza, individuando mandanti e responsabili di metodologie che nulla hanno a che vedere con una democrazia. Ma che ricordano vecchi regimi dell’est Europa, a cui forse qualcuno guarda ancora con nostalgia”. Lo dichiara il senatore Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama.
“L’inchiesta di Perugia sul monitoraggio abusivo degli archivi informatici, che sembra aver coinvolto centinaia di persone in Italia, annovera tra le vittime anche noti esponenti di FdI della provincia di Latina. Come riportato da alcuni organi di stampa, documenti contenenti dati sensibili dell’On. Vincenzo Zaccheo, esponente storico della destra pontina e già Sindaco di Latina, sarebbero stati divulgati alla stampa nel corso della campagna elettorale che lo vedeva concorrere alla carica di primo cittadino nel 2021. Stesso trattamento per l’attuale co presidente dell’Ecr, l’Eurodeputato Nicola Procaccini. Desidero esprimere la mia più piena solidarietà all’On. Zaccheo e all’On. Procaccini e nello stesso tempo sottolineo la mia fiducia nei confronti della magistratura. Quanto sta emergendo in questi giorni è però molto grave, soprattutto dal punto di vista della tenuta democratica del paese. Divulgare, distorcendoli, dati sensibili, potrebbe aver alterato i risultati elettorali. Il fatto che le vittime siano soprattutto politici del centrodestra impone di fare chiarezza al più presto su eventuali mandanti. Capire, insomma, se ci sia una regia dietro questi accessi illegali o più persone interessate che abbiano seguito lo stesso modus operandi, con il chiaro tentativo di orientare il voto politico dei cittadini”, aggiunge in una nota il Senatore Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio.