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“Noi abbiamo il dovere, come parlamentari della Repubblica, di giustapporre due principi fondamentali: il diritto di manifestare in questa Nazione – il ministro Piantedosi ci ha fornito i numeri – che è ampiamente garantito e il diritto a che questo avvenga nel rispetto delle regole. Questi due principi devono viaggiare assieme, unitamente, e invece in questi giorni troppe voci si sono levate nel senso della contrapposizione, nel senso del doppiopesismo e, mi duole doverlo segnalare, della strumentalizzazione politica. Una triste strumentalizzazione politica che non giova né allo Stato né alle istituzioni, non giova neanche alla causa di chi vuole e ha il sacrosanto diritto di manifestare liberamente. Si è tentato anche, maldestramente, di contrapporre le parole del Capo dello Stato – che, poi, sono le stesse che ha usato il ministro sia nell’incipit della sua prolusione sia in chiosa -, che recitano che quando si arriva a dover utilizzare la forza pubblica in questo modo e in questi contesti spesso è un fallimento, a quelle del Presidente del Consiglio, che ha espresso, molto banalmente, un concetto che dovrebbe essere proprio di tutti, di quest’Aula, di noi che facciamo politica, di noi che siamo istituzioni, ossia che è pericoloso togliere il sostegno alle Forze dell’ordine. Nella contrapposizione di queste due prese di posizione, solo chi è in malafede vede conflitto, solo chi soffia sul fuoco dei contrasti può vedere delle divergenze”. Lo ha detto Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia, intervenendo in aula alla Camera dopo l’informativa del ministro Piantedosi sui fatti di Pisa e Firenze. 

“Se qualcuno sbaglia è giusto che si intervenga come prevede il nostro ordinamento ma trovo illegittimo, nella stessa misura, che si parli delle forze dell’ordine solo quando c’è qualcosa che non va e non si ringrazino per il lavoro egregio che svolgono ogni giorno a tutela di tutti noi. I processi sommari a chi garantisce la sicurezza e magari con stipendi anche inadeguati, sono intollerabili. Alle Forze dell’ordine va la mia solidarietà per questa crescente aggressività che si registra nei loro confronti”, aggiunge Marco Silvestroni, senatore di Fratelli d’Italia e segretario di presidenza.

“Il lavoro delle forze dell’ordine, che ogni giorno rischiano la vita per proteggerci e assicurare la legalità in ogni territorio, è encomiabile e non può essere messo nel mirino solo quando si verifica qualche incidente. Come ha ricordato il presidente del Consiglio, in tutto il 2023 sono stati ben 120 gli agenti feriti nelle manifestazioni, 26 solo dal 7 di ottobre. I momenti di tensione sono stati in tutto il 3%. Ovviamente chi sbaglia deve essere punito, così come prevede la legge, ma trovo molto grave mettere indistintamente nel mirino poliziotti, carabinieri, uomini e donne in divisa che tutelano quotidianamente l’ordine pubblico della nostra Nazione. A loro va il mio più sentito ringraziamento. Incolpare a prescindere le forze dell’ordine è frutto di una mentalità anarco-sessantottina che reputo molto pericolosa. Mi auguro che chi legittimamente manifesta in piazza lo faccia democraticamente, rispettando le regole e le leggi dello Stato. Per i violenti non c’è spazio in questo Paese”, conclude Mauro Malaguti, deputato di Fratelli d’Italia.

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