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“Da circa una settimana, attendiamo invano una presa di posizione chiara da parte dell’assessore alle politiche culturali e al diritto all’abitare del III municipio Luca Blasi riguardo al rogo del manichino raffigurante il Presidente Meloni durante una manifestazione commemorativa a Roma. Nonostante la ferma condanna del Presidente Mattarella, Blasi non ha emesso alcuna dichiarazione in merito, dimostrando mancanza di responsabilità. È essenziale che le istituzioni tutte condannino tali atti di violenza politica, ribadendo che non trovano posto in una società democratica”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Luca Sbardella.

“L’assessore Blasi ha pubblicamente ringraziato coloro che hanno preso parte alla manifestazione evitando attentamente di menzionare un episodio che continua ad essere di una gravità inaudita. Non è arrivata una condanna da parte sua neppure dopo la netta e ferma presa di posizione da parte del Presidente Mattarella e quindi ad oggi ci chiediamo se sia opportuno che le istituzioni rimangano in silenzio davanti al dileggio, la minaccia e il rogo metaforico di un avversario politico. Lo chiediamo a lui e lo chiediamo anche a tutte le forze politiche che siedono con lui in giunta municipale perché ai nostri occhi non stanno facendo abbastanza per ribadire che non è mai tollerata la violenza soprattutto come strumento di lotta politica”, afferma in una nota Marco Perissa, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.

“L’assessore Luca Blasi, continua a restare al suo posto indisturbato, mentre svolge l’attività nel III Municipio come responsabile delle politiche culturali e diritto dell’abitare. Nessun segnale, tantomeno, di condanna da parte del Partito democratico a chi ha lodato la manifestazione, che ogni anno si tiene per commemorare Valerio Verbano, a Roma durante la quale è stato bruciato il manichino raffigurante Giorgia Meloni. Una istigazione alla violenza e all’odio politico che andava immediatamente stigmatizzata, come del resto ha fatto anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, portando la sua solidarietà al Presidente del Consiglio. Ci appelliamo dunque a tutte le forze politiche in municipio e a livello nazionale affinché il ‘metodo Blasi’ sia stoppato e che venga ristabilita la dialettica politica del confronto e del rispetto, mai dello scontro e della vessazione”, conclude Fabio Roscani, deputato di Fratelli d’Italia e presidente di Gioventù nazionale.

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