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“Si insedia oggi, all’interno della commissione Antimafia, il comitato sulle Infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, che ho l’onore di coordinare. La pervasività della criminalità organizzata intacca la cosa pubblica, gli appalti, le grandi concentrazioni di interessi. Ci sono stati grandi uomini dello Stato, del giornalismo, dell’imprenditoria che hanno denunciato le infiltrazioni criminali negli appalti e purtroppo pagato con la vita la loro azione di trasparenza: nel solco che hanno impresso deve snodarsi la nostra azione per monitorare ed eventualmente elaborare nuovi e più efficaci anticorpi. La nostra legislazione antimafia è già un modello per gli altri Paesi ma la guardia deve rimanere alta poiché, come dimostrano indagini e procedimenti penali, la mafia riesce ad adattarsi ai cambiamenti normativi cercando di eludere controlli e verifiche.

Una Nazione come l’Italia, che ha e avrà in cantiere importantissime opere pubbliche in tutto il suo territorio, deve essere nelle condizioni di poter appaltare in maniera rapida evitando qualsivoglia infiltrazione criminale. Il focus del comitato sarà proprio su questo punto e le audizioni con personalità qualificate delle istituzioni ci consentiranno di ottenere un quadro globale dell’attuale situazione e dei mezzi di contrasto e prevenzione del crimine nel settore degli appalti. In aggiunta il 2024 e i prossimi due anni ci pongono dinanzi una sfida cruciale, quella del Pnrr. Siamo la Nazione che riceverà i maggiori finanziamenti con 194 miliardi: un’ulteriore sfida che ci induce a un monitoraggio attento e capillare”.

Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russo, coordinatore del comitato sulle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, creato all’interno della commissione bicamerale Antimafia.

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