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“L’Aula di Palazzo Madama ha approvato il Ddl Nordio, il primo passo verso una riforma organica della giustizia che la nazione aspetta da decenni. È significativo che buona parte dell’opposizione abbia votato a favore della riforma, riconoscendo il valore del lavoro svolto dal governo Meloni. Probabilmente se la votazione finale fosse avvenuta con voto segreto, come nel corso dell’approvazione degli emendamenti, tanti altri senatori dei partiti d’opposizione avrebbero votato con noi”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Sandro Sisler, vicepresidente della Commissione Giustizia a Palazzo Madama.

“Su questo disegno di legge di riforma della giustizia si è coagulata una maggioranza più ampia di quella presente fra i banchi dell’aula ma questo non giustifica in alcun modo le critiche delle opposizioni. Questo non è un disegno di legge ordinario perché risana fratture e scardina un sistema che aveva bisogno di essere organicamente rinnovato, una riforma che va ad indicare quella che vuole essere l’Italia del futuro. Questa riforma era presente nel nostro programma elettorale e il governo Meloni ha dimostrato di agire nell’efficientamento del sistema giudiziario per garantire il connubio tra legalità e giustizia, a cominciare dall’abolizione del reato di abuso d’ufficio.

L’obiettivo di Fratelli d’Italia consiste perciò nel ristabilire l’equilibrio tra la certezza dell’attività amministrativa e la pienezza del controllo giudiziario ed è per questo motivo che votiamo convintamente a favore di questo disegno di legge”, afferma in aula in dichiarazione di voto il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli, segretario della Commissione Giustizia a Palazzo Madama.

“Abbiamo approvato in prima lettura il Ddl Nordio per l’abrogazione dell’abuso d’ufficio, la tutela dei terzi nella diffusione delle intercettazioni, il giudice collegiale per la custodia cautelare, l’interrogatorio prima dell’arresto. In particolare vorrei soffermare l’attenzione sull’abolizione del reato di abuso di ufficio in quanto ha mostrato la sua inefficacia dato l’appesantimento degli uffici della pubblica amministrazione, che emerge in modo inoppugnabile visto che oltre l’ottantacinque per cento dei procedimenti si è risolto con l’archiviazione”, aggiunge Lavinia Mennuni, senatore Fratelli d’Italia.

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