In 15 anni, la Ue ha perso oltre 5 milioni di aziende agricole, con un declino di circa il 37%. La causa in molti casi riguarda errori demagogici e ideologici della sinistra. Una visione che vedeva l’agricoltore come un grande inquinatore invece che una risorsa. Il nostro governo ha cambiato rotta. E mai come negli ultimi 15 mesi sono arrivati fondi per sostenere questo comparto. Tuteliamo il ruolo dell’agricoltore come bioregolatore e custode del territorio. L’Italia è stata la prima nazione europea a vietare la commercializzazione e la produzione di cibo sintetico per tutela della salute pubblica. Il nostro Paese ha disposto varie misure a tutela della redditività del comparto agricolo, opponendosi quando necessario a direttive e regolamenti Ue troppo rigidi. Come afferma giustamente il ministro Lollobrigida, in Italia le associazioni agricole non hanno necessità di protestare contro il governo, perché questo governo è dalla loro parte. Cosa che non si può dire degli esecutivi che ci hanno preceduto, quando la sostenibilità ambientale veniva usata come una clava, impoverendo un settore chiave. Questo governo rimette al centro l’agricoltore, uomini e donne che meritano il nostro sostegno.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, nel corso del question time nell’aula del Senato.