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La Relazione programmatica per il 2023 sulla partecipazione italiana all’Unione Europea dà una chiara idea di come il Parlamento della XIX legislatura voglia definire la postura europea della nostra Nazione. Il tormentone dei ‘compiti a casa’, e del ‘ce lo chiede l’Europa’ è finalmente superato, oggi quello che si sussurra nei Corridoi di Bruxelles é, al contrario, ‘ce lo chiede l’Italia’. L’Italia è credibile e, contrariamente alle previsioni dei cattivi profeti, l’Italia è assolutamente in linea sulla tabella di marcia del Pnrr, come ha voluto confermare la Presidente Von der Leyen. E non era per nulla scontato, soprattutto se si tiene conto del fatto che è stata necessaria una profonda revisione del Piano consegnato a questo Governo per l’avvio della fase più intensa dell’attuazione in una forma che prefigurava un alto rischio di mancare gli obiettivi concordati con la Commissione Europea. Stiamo gradualmente assistendo a un processo virtuoso grazie al quale l’Europa sta aiutando a coltivare campi fertili sempre più a Sud: di conseguenza il ruolo dell’Italia diviene sempre più’ centrale e strategico. E questo percorso sta avvenendo usando un trattore a basse emissioni e a elevato rendimento, modello Giorgia Meloni”. 

Lo ha detto in Aula il deputato di Fratelli d’Italia Antonio Giordano. La Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza, a firma Giordano e altri, sulla relazione della XIV commissione sulla Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nell’anno 2023, sul Programma di lavoro della Commissione per il 2023 e sul Programma di diciotto mesi del Consiglio dell’Unione europea.

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