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“Il Ddl sulla cybersicurezza, varato dal Consiglio dei Ministri, rappresenta un importante passo avanti nel rafforzamento della sicurezza informatica nazionale. La criminalità informatica in Europa, sia in termini di quantità che di sofisticazione, è in crescita. Entro il 2024 si stima che 22,3 miliardi di dispositivi saranno connessi ad internet e aumenterà, di conseguenza, la superficie di potenziali attacchi. Eppure, ad oggi, molte amministrazioni pubbliche ed enti in Italia sono restii nell’adottare sistemi avanzati di cybersicurezza. Non solo la legislazione attuale è obsoleta ma vi è anche una scarsa consapevolezza dei danni che questi attacchi possono provocare.

Il Ddl- in linea con le indicazioni europee che, a ottobre prossimo, richiederanno l’obbligo di garantire maggiore sicurezza nel trattamento dei dati e maggiori responsabilità per le aziende che li trattano- interviene opportunamente in questo contesto su vari fronti. Tra le novità più significative prevede: sanzioni più severe e definizione di specifici reati, come l’estorsione informatica; coinvolgimento della magistratura in caso di incidenti; nomina di un referente cyber per le pubbliche amministrazioni e, inoltre, coordinamento tra l’intelligence e l’Autorità per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e multe per chi non adempie agli obblighi di segnalazione. Intervenire come il governo sta facendo sul tema della cybersicurezza significa tutelare in modo efficace imprese e cittadini mettendo il Paese al riparo dal rischio di danni potenzialmente incalcolabili”.

Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia e componente della commissione Politiche Ue, Antonio Giordano.

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