“Non è giusto che questi atti ricadano sui cittadini italiani, ma devono ricadere su chi li ha promossi e li ha prodotti. Si tratta di un principio di giustizia e di equità sociale”. Lo dichiara il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
“Chi imbratta paga: finalmente il governo fornisce una risposta concreta alla piaga degli ecovandali. Diventa legge il ‘Ddl beni culturali’, voluto dal ministro Sangiuliano, che permette di sanzionare con pene più severe e sanzioni amministrative”, dichiara, inoltre, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.
“Le disposizioni contenute nel documento mirano a un doppio obiettivo: da una parte si vuole disincentivare chi deturpa o crea danno a opere culturali e paesaggistiche dall’altra, inoltre, evitiamo di mostrare un’apparente trascuratezza verso i nostri tesori”, aggiunge il deputato di Fratelli d’Italia Gianluca Caramanna, capogruppo in Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo.
“Un provvedimento di buon senso che auspichiamo funga da deterrente e preservi le bellezze monumentali e artistiche della nostra Nazione”, afferma il deputato di Fratelli d’Italia e presidente di Gioventù Nazionale, Fabio Roscani.
“Questa norma non vuole in alcuna maniera limitare il diritto a manifestare bensì vuole far sì che questo diritto venga espresso in maniera conforme alle norme e soprattutto senza che il patrimonio pubblico ne debba soffrire o rimanere danneggiato”, ribadisce il deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Palombi.
“La nostra ferma volontà è quella di contrastare in modo totale gli atti di puro vandalismo compiuti anche da chi, con evidente narcisismo mediatico, afferma di condurre battaglie ambientaliste, sfregiando il nostro inestimabile patrimonio artistico e culturale”, dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini.
“Si tratta di un provvedimento atteso da tempo e necessario, che ristabilisce un principio semplice ma chiaro: chi rompe, paga”. Lo dichiara, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia Imma Vietri.