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“Siamo in una condizione non facile. Anche la Germania non dà segni di ripresa e questo, insieme ai tassi alti della Bce, rende tutto più difficile. Non solo per noi, ma per tutta l’Europa. Credo sia meglio tagliare il cuneo fiscale di 6 o 7 punti, aumentando lo stipendio dei lavoratori”. Sul caro benzina aggiunge: “Il problema non sono le accise ma il prezzo del petrolio, che gli arabi alzano e abbassano a loro piacimento. Quando il prezzo del gas era troppo alto, intervenne l’Ue per stabilire un tetto. Si dovrebbe fare un’operazione simile.
Bruxelles ha il dovere di stabilizzare i suoi rapporti commerciali, per evitare di essere soggetta a oscillazioni del prezzo decise a tavolino da terzi. Lo dico con una battuta: non possiamo essere noi a pagare lo stipendio ai vari Neymar che vanno a giocare dagli arabi”.
 
Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera in una intervista al quotidiano La Stampa.
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