“Il direttore del Salone del libro di Torino, Nicola Lagioia, getta la maschera una volta per tutte. Le dichiarazioni che ha rilasciato in tv, parlando di “rischio virata autoritaria” e di “manganelli”, confermano come il suo tentativo di mediazione avvenuto sul palco del Salone del libro di Torino con i contestatori del ministro Roccella sia stato solo una messa in scena. Semmai, l’unica virata di cui dovrebbe parlare è il teatrino intimidatorio e vile, spacciato per democratica contestazione, contro Roccella, alla quale ribadiamo tutta la nostra solidarietà. Queste sue esternazioni dimostrano come Lagioia risulti essere a questo punto complice occulto dei radical chic che hanno letteralmente tolto la parola al ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità. In compenso il direttore del Salone del libro di Torino, con le sue provocatorie dichiarazioni si accompagna alla segretaria del Pd Schlein, anch’ella unicamente preoccupata di difendere i violenti e i sopraffattori. Le urlatrici di Torino possono festeggiare la ufficiale adesione di Lagioia e di Schlein al loro movimento”.
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.