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“Contro i talebani dell’incenerimento e quelli in assoluto ad esso contrari c’è la nostra posizione, l’unica equilibrata, rispettosa dell’ambiente, della salute e del diritto per i cittadini ad avere una città pulita”

“Gualtieri Pinocchio, sul recupero di materia prima a Roma non si muove nulla, cassonetti antidiluviani, spazzamento e raccolta da terzo mondo, zero realizzazione impianti di separazione e trattamento, zero raccolta porta a porta, nessun investimento per ottimizzare le filiere del recupero, riuso, riciclo. Siamo noi e non lui a volere la combustione esclusiva del residuo non recuperabile, pari massimo a 200 mila tonnellate l’anno, altro che le 800mila previste per il termocombustore del Divino Amore, che tradisce al contrario un altro obiettivo. A questo risultato si può giungere portando la differenziata alle stelle, facendo scalare a Roma e alla Regione la desolante classifica che le vede al penultimo posto su scala nazionale. La procedura del ciclo dei rifiuti, direttive europee alla mano, prevede che si possa come estrema ratio bruciare il residuo che non si riesce a recuperare, per chiudere il cerchio dell’economia circolare e non per aprirne un altro, quello per bruciare il tal quale. Contro i talebani dell’incenerimento e quelli in assoluto ad esso contrari c’è la nostra posizione, l’unica equilibrata, rispettosa dell’ambiente, della salute e del diritto per i cittadini ad avere una città pulita, che non la veda compromessa per evocare la realizzazione salvifica del ‘mostro’ fuori scala in un’area incontaminata con 4 parchi regionali intorno, tra cui quello archeologico dell’Appia Antica, che ci invidia il mondo intero. Il ‘mostro’ oltretutto non sarà certo finito per il Giubileo del 2025. Se si vuole presentare la capitale d’Italia e della cristianità pulita e decorosa si deve far funzionare subito tutto ciò che Gualtieri vuole affossare”.

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. 

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