“Le polemiche della sinistra sui porti di sbarco dei migranti, che il governo assegnerebbe in base al colore delle amministrazioni, sono, oltre che strumentali, alquanto squallide. Da un lato pare assurdo che si possa anche solo immaginare di chiedere che un’amministrazione di centro sinistra non sia coinvolta nella gestione dei flussi migratori, praticamente si adotta la “dottrina Capalbio” sugli sbarchi: immigrazione sì, ma non a casa nostra. Dall’altra appare gravissima una prospettazione di questo tipo; il governo ha infatti il dovere di garantire tanto la sicurezza di chi sbarca, quanto la sicurezza e l’ordine pubblico interno, dunque non è possibile continuare a sovraccaricare i porti del sud che sono notoriamente al collasso e vivono quotidianamente una pressione che è diventata ingestibile. Ricordo che il POS, ossia il porto più sicuro, deve essere indicato dalle autorità italiane in base a parametri che valutino anche elementi di sicurezza interna, e non è consentito alle ong di scegliersi da sé il luogo di attracco”.
Lo scrive in una nota Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia.