Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 8
1 Dicembre 2022
1 Dicembre 2022
Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 1° dicembre 2022, alle ore 19.55 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, del Ministro della giustizia Carlo Nordio e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone, ha approvato un decreto-legge che dispone interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dell’isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022.
Il testo prevede le prime misure in favore della popolazione dei Comuni di Casamicciola e Lacco Ameno, tra le quali:
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici.
Il provvedimento interviene, in considerazione del carattere emergenziale assunto dalla crisi energetica, ove vengano in rilievo, presso le imprese che gestiscono a qualunque titolo impianti e infrastrutture di rilevanza strategica per l’interesse nazionale nel settore della raffinazione di idrocarburi, imminenti rischi di continuità produttiva idonei a recare pregiudizi all’interesse nazionale, conseguenti a sanzioni imposte nell’ambito dei rapporti internazionali tra Stati, al fine di garantire, con ogni mezzo, la sicurezza degli approvvigionamenti, nonché il mantenimento, la sicurezza e la operatività delle reti e degli impianti e quindi la continuità produttiva.
A tal fine vengono definite le procedure di amministrazione temporanea delle suddette imprese, su istanza delle stesse o anche in assenza di istanza, in caso di grave ed imminente pericolo di pregiudizio all’interesse nazionale alla sicurezza nell’approvvigionamento energetico. L’amministrazione temporanea è disposta con decreto interministeriale (Ministero delle imprese e del Made in Italy, Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica).
Il commissario ministeriale può avvalersi anche di società a controllo pubblico operante nel medesimo settore e senza pregiudizio della disciplina in tema di concorrenza.
L’amministrazione temporanea è disposta per un periodo di massimo 12 mesi, prorogabile una sola volta fino a ulteriori 12 mesi. L’intera disposizione ha carattere temporaneo, con validità sino al 30 giugno 2023.
Sono poi introdotte misure economiche connesse all’esercizio del golden power. In particolare, si determinano le procedure con le quali vengono attivate misure di sostegno della capitalizzazione dell’impresa idonee a consentire un rafforzamento patrimoniale ai fini dell’accesso agli interventi erogati dal patrimonio destinato (CDP) e al fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa (Invitalia) nonché ai contratti di sviluppo e agli accordi per l’innovazione (Ministero delle imprese e del Made in Italy).
In sostanza, a fronte di provvedimenti inibenti ai fini della sicurezza nazionale esercitati con il golden power, vengono previsti immediati interventi compensativi a sostegno delle imprese destinatarie di tali provvedimenti, ove le stesse ne facciano richiesta.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e del Ministro della difesa Guido Crosetto, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la proroga, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell’Ucraina.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato due disegni di legge di ratifica ed esecuzione di altrettanti accordi internazionali, relativi alla protezione degli investimenti tra l’Unione Europea e, rispettivamente, la Repubblica di Singapore e la Repubblica Socialista del Vietnam.
Entrambi gli accordi sono volti ad assicurare un elevato livello di tutela per gli investimenti e specifiche garanzie sotto il profilo di tutela della sovranità nazionale e a garantire agli investitori dell’UE un trattamento giusto ed equo e la non discriminazione rispetto ad investimenti degli altri due Stati in condizioni analoghe.
Inoltre, gli accordi incorporano il nuovo meccanismo di risoluzione delle controversie sviluppato dall’UE, che prevede la costituzione di un tribunale bilaterale ad hoc per gli investimenti chiamato a giudicare sulle possibili controversie tra investitori di una delle Parti dell’accordo e i governi dell’altra parte (Investment Court System-ICS) in sostituzione del meccanismo tradizionale ISDS (Investor-State dispute settlement).
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy, ha approvato un disegno di legge di modifica al Codice della proprietà industriale di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30.
Il disegno di legge si inquadra nella riforma del sistema della proprietà industriale, prevista dalla Milestone M1C2-4 del PNRR, in coerenza con il “Piano di azione sulla proprietà intellettuale per sostenere la ripresa e la resilienza dell’UE”, adottato dalla Commissione europea.
Gli obiettivi sono principalmente il rafforzamento della competitività del sistema Paese e della protezione della proprietà industriale; la semplificazione amministrativa; la digitalizzazione delle procedure in materia di titoli di proprietà industriale.
Con il provvedimento, tra l’altro:
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e del Ministro dell’economia e finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2021/514 del Consiglio del 22 marzo 2021, recante modifica della direttiva 2011/16/UE relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale.
La direttiva mira a migliorare il quadro normativo in materia di contrasto ai fenomeni di evasione, elusione e frode fiscale e introduce, a partire dal 1° gennaio 2023, l’obbligo per i gestori delle piattaforme digitali di comunicare alle amministrazioni fiscali dei Paesi UE i corrispettivi percepiti dai venditori attivi sui loro portali nelle operazioni di locazione di immobili, per ricostruirne i volumi d’affari.
Le nuove norme impongono ai gestori delle piattaforme l’obbligo di identificare periodicamente, anche tramite soggetti terzi, i venditori, con esclusione di alcune categorie quali, a titolo esemplificativo, quelli per i quali la piattaforma ha intermediato oltre 2.000 o meno di 30 locazioni per corrispettivi totali fino a 2 mila euro. I dati identificativi dei venditori dovranno, inoltre, essere comunicati all’Agenzia delle entrate, insieme ai corrispettivi percepiti dagli stessi e al numero di operazioni effettuate, distinguendo a seconda che l’attività di vendita riguardi, o meno, la locazione di beni immobili.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2019/2161 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019, che modifica la direttiva 93/13/CEE del Consiglio e le direttive 98/6/CE, 2005/29/CE e 2011/83/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell’Unione relative alla protezione dei consumatori.
Il decreto amplia la tutela dei consumatori nel caso di contratti con clausole vessatorie, di condotte commerciali scorrette, di concorrenza sleale o di comunicazioni commerciali non veritiere con conseguente modifica della disciplina delle sanzioni pecuniarie amministrative.
Si prevede, tra l’altro, che gli annunci di riduzione del prezzo devono indicare quello praticato nei 30 giorni precedenti; sono esentati i prodotti presenti sul mercato da meno di trenta giorni e i prodotti agricoli e alimentari deperibili. Inoltre, si riconduce alla nozione di pratica ingannevole anche la promozione di un bene, in uno Stato membro, come identico a un bene commercializzato in altri Stati membri, sebbene significativamente diverso per composizione o caratteristiche e si arricchisce l’elenco delle informazioni considerate ingannevoli, includendo anche le indicazioni relative alle caratteristiche dell’offerente.
Si integra l’elenco delle pratiche commerciali considerate in ogni caso ingannevoli con quelle di: mancata chiara indicazione di annunci pubblicitari a pagamento per ottenere una classificazione migliore dei prodotti; rivendita di biglietti per eventi acquistati utilizzando strumenti automatizzati; utilizzo di recensioni del prodotto false o senza averne verificata l’autenticità.
Con riguardo al regime sanzionatorio: si eleva da 5 a 10 milioni il limite massimo edittale relativo alla sanzione irrogabile dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) in caso di pratica commerciale scorretta; in caso di sanzioni irrogate su operatori transfrontalieri sulla base di informazioni acquisite anche da Autorità europee, la sanzione è pari al 4% del fatturato realizzato in Italia (in mancanza il massimo edittale è pari a 2 milioni di euro); si aumenta, da 5 a 10 milioni di euro, il massimo edittale della sanzione irrogabile dall’AGCM per l’inottemperanza ai provvedimenti di urgenza e a quelli inibitori o di rimozione degli effetti e degli impegni assunti; si consente al consumatore di adire il giudice ordinario in caso di pratiche commerciali sleali; si prevede la sanzione da 5.000 euro a 10 milioni per violazioni in materia di clausole vessatorie. Nell’irrogare le sanzioni, l’AGCM tiene conto anche delle condizioni economiche e patrimoniali del professionista.
Infine, si prolunga a trenta giorni il termine per l’esercizio del diritto di recesso con riferimento ai soli contratti conclusi nel contesto di visite non richieste presso l’abitazione del consumatore e di escursioni organizzate per vendere prodotti.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato un regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62, recante “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”.
Il testo, tra l’altro, disciplina l’utilizzo delle tecnologie informatiche prevedendo la facoltà per l’amministrazione di svolgere gli accertamenti necessari a verificare il loro corretto utilizzo e a garantire la sicurezza degli stessi sistemi informatici, nel pieno rispetto della tutela della privacy dei dipendenti.
Si prevede un obbligo di comportamento per i dipendenti conformato al rispetto dell’ambiente, finalizzato alla riduzione del consumo energetico, della risorsa idrica e più in generale dei materiali e delle risorse fornite dall’amministrazione per l’assolvimento dei propri compiti, nonché per la riduzione dei rifiuti e per il loro riciclo.
Si vietano le discriminazioni, precisando che il dipendente è obbligato a conformare la condotta sul luogo di lavoro al rispetto della personalità, della dignità e dell’integrità fisica e psichica degli altri dipendenti e, in tema di rapporti con il pubblico, si prevede un comportamento idoneo alla soddisfazione dell’utente.
Per i dirigenti, si specificano i canoni della condotta interna ed esterna in termini di integrità, imparzialità, buona fede e correttezza, parità di trattamento, equità, inclusione e ragionevolezza e si prevede il dovere dei dirigenti di cura e formazione dei collaboratori.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, alla luce del superamento della verifica degli adempimenti della Regione Calabria per l’anno 2018, ha deliberato l’autorizzazione all’anticipazione di somme in favore della Regione, a valere sulle spettanze residue a titolo di finanziamento del Servizio sanitario nazionale, fino a tutto l’anno 2018 compreso, per un importo di 96,9 milioni di euro, fatte salve eventuali necessarie compensazioni.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, ha deliberato:
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione della necessità di proseguire nell’azione di ripristino della legalità, ha deliberato la proroga di sei mesi della durata della gestione commissariale del Comune di Foggia.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, ha deliberato il conferimento della cittadinanza italiana, per meriti speciali:
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato la modifica della denominazione dell’Ambasciata d’Italia in Nur-Sultan (Repubblica del Kazakhstan) in Ambasciata d’Italia in Astana, facendo seguito alla nota del 19 settembre 2022 con la quale l’autorità della Repubblica del Kazakhstan ha comunicato alle Rappresentanze diplomatiche straniere nel Paese che il Parlamento ha approvato una riforma della Costituzione che prevede, tra l’altro, di rinominare la capitale con il nome di “Astana”, in luogo di quello di “Nur-Sultan”.
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Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato 20 leggi delle regioni e delle province autonome e ha deliberato di non impugnare:
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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 20.35.