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“In occasione del 25 novembre, ritengo importante porre l’attenzione su un aspetto della violenza femminile che passa spesso in secondo piano: la violenza economica. Si tratta di un abuso sottile che ha come risultato il controllo della donna da parte del partner maltrattante. Non avere un proprio conto corrente o non aver accesso alle finanze domestiche comuni, dover chiedere il permesso per effettuare ogni acquisto, impedisce alle donne di poter decidere per se stesse, rimanendo intrappolate all’interno di una relazione che si trasforma in una prigione dalla quale evadere è molto difficile. Una possibile soluzione è promuovere l’educazione finanziaria per rendere le donne più consapevoli: identificare dei comportamenti potenzialmente dannosi rappresenterebbe un primo e importante passo verso un percorso di emancipazione dal proprio partner”. 

Così in una nota Lucia Albano, sottosegretario all’Economia e Finanze.

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