I soprintendenti italiani i migliori al mondo, ma la tutela dell’ architettura razionalista
patisce una damnatio memoriae collettiva
“I contraccolpi del turismo culturale nei centri storici non si contrastano con il numero chiuso. Fratelli d’Italia è assolutamente contrario all’introduzione di un contigentamento turistico delle nostre destinazioni. Sarebbe una punizione per chi sogna di visitare l’Italia che è, peraltro, la nazione più cliccata sulla rete, ma soltanto la quinta nella classifica mondiale. E sarebbe una punizione anche per la nostra economia turistica che è il settore che ha sofferto di più a causa della pandemia. La contrarietà sta nel fatto che si tratta di misure eccezionali che rischiano però di diventare definitive. Il turismo ha un impatto forte sulla città, è vero, ma questo impatto può essere gestito attraverso la destagionalizzazione in modo tale da distribuire i turisti tutto l’anno attivando eventi speciali, rievocazioni storiche, mostre”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervistato su IsoRadio Rai da Benedetto Marcucci per la trasmissione ‘Ben detto’.
Sul ruolo delle soprintendenze, Rampelli ha sottolineato: “Sono massimi funzionari dello Stato, non sono manager, hanno un profilo diverso, il loro compito è la tutela. E credo che non vi sia nessuno al mondo come il sovrintendente italiano. In questo caso la cittadinanza straniera non può essere un valore aggiunto: il nostro soprintendente è cintura nera per capacità. È sicuramente un ruolo che dev’essere aggiornato e messo nelle condizioni di svolgere al meglio la sua funzione: essere prescrittivi nella conservazione ma dinamici nei permessi. A volte invece succedono cose strane, come sull’architettura razionalista per esempio che è patrimonio dell’umanità apprezzata in tutta al mondo ma che in Italia sconta una damnatio memoriae collettiva. Per fortuna c’è gente anche di sinistra che ne apprezza il valore e l’organicità.
Infine, sull’art bonus a privati, “Siamo d’accordo per l’estensione dell’art bonus ai privati. È una nostra battaglia sulla quale ci sono state molte convergenze. Se ne è occupato molto il nostro deputato Federico Mollicone con lo scarica cultura che al pari di quanto avviene con i ticket sanitari può essere detratto portando gli scontrini dal commercialista. Così come si cura il corpo con le medicine, si cura lo spirito con la bellezza della cultura”.