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“Non ho mai nutrito alcun dubbio sulle finalità del programma di Marco Damilano e sulla sua conduzione. Era evidente che la sinistra cercava, da un lato, di sistemare un giornalista amico fresco di fallimento editoriale e, dall’altro, di avere un programma per inquinare la campagna elettorale. La cosa indecente e grave è che questo avvenga su una rete del Servizio Pubblico, a qualche giorno dalle elezioni, in piena par condicio e senza alcun contraddittorio. Una Rai, che è sempre bene ricordarlo, è finanziata con il canone pagato dai cittadini che, per fortuna, non la pensano come Damilano e i suoi amici di sinistra. Se Damilano vuole, come ha fatto ieri nel corso della trasmissione attraverso l’esponente radical chic Bernard Henry Levy, sostenere che il voto degli italiani non va rispettato e che quindi la vittoria del centrodestra è illegittima, lo vada a fare sui giornali e sulle trasmissioni del gruppo Stellantis. Presenterò perciò un quesito in Vigilanza per avere dalla Rai immediatamente spiegazioni su quanto accaduto ed anche per conoscere se a fronte di questi insulti al popolo italiano e alla nostra leader Giorgia Meloni a Levy è stato riconosciuto un compenso. E inoltre mi rivolgerò all’Agcom per sapere se c’è stata una violazione della par condicio e, nel caso, chiedere la chiusura della stessa trasmissione, perché è inaccettabile che il Servizio Pubblico sia strumentalizzato in maniera così indecente”.

Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè, capogruppo nella Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.

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