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“E’ ormai accertato, ben lontano quindi dai ‘si dice’ su cui si fanno i titoli dei giornali, che il Partito Comunista Italiano, quello che si mise la maschera del comunismo dal ‘volto umano’, che con le piadine della festa dell’Unità ha fatto finta di finanziare decine di migliaia di dipendenti tra partito e sindacati, prese i soldi dall’Unione Sovietica. E con esso tutta la sinistra confluita nel PD. Rubli e forniture di carbone e petrolio da convertire in moneta che provenivano da una dittatura mostruosa e sanguinaria, messa pochi mesi fa al bando da una risoluzione europea che il PD si è rifiutato di approvare nel Parlamento italiano. L’Urss dominava mezza Europa e influenzava l’altra mezza. Di questi soldi percepiti illegalmente tutta la sinistra non ha mai chiesto scusa. E ora che si sono convertiti, di recente, alla causa occidentale tornano a fare la morale.
Poi ci sono i finanziamenti fatti arrivare da Soros, miliardario magnate mondialista, ai partiti immigrazionisti, per alimentare il business dell’accoglienza, certo non al centrodestra. E le consulenze di Renzi ai paesi arabi.
In questa surreale cornice si colloca l’ultimo disperato tentativo di infangare Fratelli d’Italia con l’accusa di aver percepito finanziamenti da Mosca. Per proteggersi da condanne con risarcimenti straordinari hanno scritto “forse”, perché non hanno neanche il coraggio di rivendicare le aggressioni infami che compiono.
Bene ha fatto Giorgia Meloni a ricorrere alle vie legali, perché noi – diversamente dalla sinistra – soldi stranieri non ne prendiamo perché il nostro obiettivo resta quello di rendere più autonoma, forte e indipendente l’Italia. Difficile sarebbe farlo coi soldi di russi, francesi, tedeschi o americani”. E’ quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. 

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