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“Le regole sono sempre state chiare e non sono state messe in discussione. In caso di vittoria del centrodestra,  il partito che arriva primo esprimerà nel suo leader il presidente del Consiglio. Per quanto riguarda il programma, ci stiamo lavorando molto, sarà presentato a giorni. Era già stato fatto un lavoro importante nel 2018. Ma crescono le responsabilità, sono cambiati il quadro macroeconomico di riferimento e la geopolitica, quindi c’è bisogno di un aggiornamento”.

È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervenendo a Skytg24.
Commentando i sondaggi diffusi da Quorum/Youtrend, ha aggiunto: “Quello di Renzi e Calenda è il  polo dell’inaffidabilità. Il giudizio dei cittadini espresso in questi sondaggi è inequivocabile. C’è una domanda di chiarezza, linearità, lucidità, competenza e coerenza, per questi Fratelli d’Italia risulta di gran lunga il primo partito italiano”.
“La somma tra Renzi e Calenda fa ridere: se io avessi avuto l’esposizione che ha avuto Calenda in questi pochi giorni avrei avuto molto più del 2%.
C’è una bolla mediatica su di lui  che fa venire un sospetto:  non essendoci possibilità di vittoria della sinistra ed essendo fallito il tentativo di riforma elettorale proporzionale, il sistema punta sulla separazione tra Pd e Calenda come strumento d’instabilità per ottenere la condizione del pareggio permanente e lasciare l’Italia nella palude dei governi eterodiretti. Ma questo non accadrà”.

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