“Prendiamo atto del comunicato stampa odierno di TIM nel quale si puntualizza che l’azienda non ha previsto alcun licenziamento e che le uscite saranno tutte volontarie ed ammonteranno nel biennio 2022/23 a 2.200 persone, oltre ai 1.200 pre-pensionamenti, per un totale di 3.400 persone. Un numero di dipendenti che comunque equivale all’8% degli attuali occupati in Italia da TIM.
Sarebbe tra l’altro interessante capire come l’azienda convincerà i suoi dipendenti a farsi mettere alla porta.
Siamo pertanto lieti che TIM smentisca i numeri di licenziamenti che sono ampiamente circolati in questi giorni sulla stampa italiana. Per noi questo impegno dell’azienda rimane scolpito nella pietra.
Ce ne ricorderemo.
Il management di TIM non ci venga a dire però, tra qualche mese, che sono necessari nuovi sacrifici e nuovi licenziamenti dovuti al piano-spezzatino che è stato elaborato in accordo con CDP. Quello che temiamo invece è che le brutte notizie siano date a singhiozzo.
Speriamo di non scoprire che la ServCo, la newco società dei servizi, o le altre società che saranno create non sono in condizione di stare in piedi e che saranno necessari nuovi tagli, come invece può purtroppo accadere. Noi avremo memoria lunga.”
Cosí i deputati dj Fratelli d’Italia, Alessio Butti e Federico Mollicone, rispettivamente responsabile TLC e responsabile Innovazione di FDI.