“Dl aiuti, un decreto palesemente di fine governo e fine legislatura altrimenti non si spiega come il governo Draghi, ignorando peraltro ancora una volta il bicameralismo costituzionale, pretenda l’approvazione senza modifiche di un decreto che distribuisce oltre 20 miliardi in bonus a pioggia e finanche in mance elettorali per qualche parlamentare di maggioranza”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.
“È inaccettabile, continua il senatore di FdI, che in un decreto che rappresenta di fatto una parte di legge finanziaria non vi sia il minimo riferimento a politiche energetiche, ad interventi strutturali, e non si diano risposte reali ai problemi del Paese. Non riscontro un accenno ad una politica energetica, non una risposta definitiva al tema dei bonus edilizi, per i quali invece si continua a bloccare il mercato ostacolando la cessione dei crediti per compiacere i poteri di Bruxelles. Ma piuttosto riscontro continue promesse ed illusioni a cittadini ed imprese alle quali poi, per l’applicazione delle regole europee del de minimis, verrà chiesta la restituzione di quanto avuto”.
“Fratelli d’Italia chiede risposte chiare, un utilizzo efficace della cessione dei crediti di imposta, cioè della moneta fiscale che non solo ridarebbe slancio all’edilizia evitando il fallimento di decine di migliaia di imprese, ma potrebbe pure essere utilizzata per ulteriori finalità espansive, azzerando immediatamente l’importante debito della Pubblica Amministrazione verso le imprese private. Insomma, si potrebbe ridare immediatamente fiato all’economia rilanciando il settore edilizio, che peraltro rappresenta grazie ai bonus una risposta anche all’emergenza energetica, e si darebbero nuova capacità di investimento a quelle imprese creditrici della Pubblica amministrazione, che oggi sono praticamente bloccate. Invece il governo persiste in logiche perverse di assistenzialismo a pioggia senza una visione strategica e da lungo periodo. Fratelli d’Italia è quindi fiera di aver evidenziato queste lacune, di aver posto la maggioranza ed il governo di fronte alle proprie responsabilità, tanto che dovranno andare in aula senza il relatore”, conclude il senatore de Bertoldi.