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“Escludere nucleare e gas naturale dalla tassonomia delle fonti energetiche UE è un controsenso ambientale ed economico. Le posizioni di PD e M5S sono lo specchio una ipocrisia che li vede favorevoli all’esclusione di finanziamenti per il gas dalla UE, contro  il governo che in Italia sostengono, visto che proprio sull’estrazione del gas dai nostri giacimenti il ministro Cingolani fonda la possibilità sostituire l’importazione di gas russo”.  Lo afferma l’europarlamentare di FDI-ECR, Nicola Procaccini, responsabile nazionale Ambiente ed Energia del partito, prima del voto di oggi a Strasburgo sulla lista degli investimenti considerati sostenibili dalla UE.
“L’ambientalismo delle sinistre rosse e verdi è prigioniero di un fanatismo ideologico che fa loro perdere il senso della realtà. Mi piacerebbe sapere dal PD cosa risponde al ministro dell’energia dell’Ucraina che ha pregato i parlamentari europei di non escludere il gas e il nucleare dalla tassonomia verde e quindi dai finanziamenti, perché ciò vorrebbe dire condannare a morte definitivamente l’economia dell’Ucraina, completando così l’opera devastante di Putin”, continua Procaccini – “Escludere l’energia nucleare e il gas dagli investimenti sull’energia per la transizione verso le fonti rinnovabili, significa non generare alcun beneficio per l’ambiente in termini di emissioni, visto che il nucleare non emette CO2, e creare ulteriore povertà, oltre che dipendenza dai peggiori regimi antidemocratici del Pianeta”.

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