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Se l’Arci vuole farsi dare lezioni sulle buone pratiche amministrative da un condannato, è liberissima di farlo. Ma è grave che un’istituzione conceda il proprio patrocinio ad un evento che vede protagonista un soggetto del calibro di Mimmo Lucano. La Regione Toscana ha dato il patrocinio e finanziato con 30 mila euro il Meeting internazionale antirazzista che partirà domani a Cecina, protagonista della prima giornata sarà proprio l’ex sindaco di Riace. Ma nessuno della Regione Toscana sapeva che Lucano è stato condannato a più di 13 anni di reclusione proprio per il suo ‘sistema dell’accoglienza’?

Se è così, ci pensiamo noi a rinfrescare la memoria al presidente Giani e all’assessore Nardini. Per i giudici di Locri Mimmo Lucano non è un paladino dell’accoglienza, bensì il perno di un sistema clientelare dove ci ha rimesso solo la povera gente. L’ex sindaco è stato condannato per associazione a delinquere, truffa, peculato, falso e abusi d’uffici. Sono proprio così sicuri di volerlo come ospite d’onore dell’annuale Meeting antirazzista? Tutta la vicenda di Lucano palesa quello che diciamo da un decennio: il cosiddetto sistema dell’accoglienza non è altro che un modo per fare business.

Giani e la sua giunta sono ancora in tempo a dissociarsi da questa iniziativa ritirando il patrocinio ma purtroppo, hanno già contribuito a finanziarla. Vi rendete conto che in un momento drammatico come questo, la Regione Toscana butta via i soldi pubblici per far parlare un condannato che dovrebbe essere l’ultima persona ad avere voce in capitolo sull’antirazzismo? E’ proprio vero, l’ideologia offusca il raziocinio” così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.

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