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“I consiglieri della sinistra in Regione sono un continuo paradosso: si proclamano paladini dei diritti Lgbt, mettono sui loro profili social bandiere arcobaleno ma poi non votano un mio ordine del giorno così importante solo per motivi futili e pretestuosi. Il mio odg, a loro avviso riduttivo e strumentale, impegna il Presidente e la Giunta regionale a farsi promotore presso il Governo affinché chieda all’Unione Europea di condannare apertamente e di prendere le distanze da tutti quei Paesi nel mondo i cui ordinamenti prevedono il reato di omosessualità, di non stringere con essi accordi di cooperazione culturale e di non favorire l’organizzazione di eventi e manifestazioni sportive in quegli stessi Stati non facendo partecipare le squadre italiane”. Così la consigliera di Fratelli d’Italia Veronica Russo in merito alla decisione dell’opposizione di non votare l’ordine del giorno in questione approvato comunque oggi dal Consiglio Regionale.


“Secondo l’ultimo rapporto pubblicato nel 2020 dall’Ilga World, nel mondo sono ben 69 gli Stati in cui le relazioni consensuali tra persone adulte dello stesso sesso sono considerate reato. Il reato di omosessualità è punito con pene severe che possono culminare fino alla pena capitale in addirittura 11 Stati – spiega Veronica Russo – E’ paradossale che mentre in Europa ed in Italia vengono portate avanti battaglie in difesa dei diritti Lgbt, il Parlamento italiano invece stringa accordi con questi Paesi”.


“Per l’ennesima volta però un odg presentato da Fratelli d’Italia viene strumentalizzato da coloro che in piena difficoltà preferiscono ancorarsi a motivazioni insensate – ad esempio che non è argomento di interesse regionale o che la discussione avrebbe dovuto comprendere aspetti più ampi in merito ai diritti Lgbt – A questo punto la domanda nasce spontanea: tutti gli ordini del giorno che la sinistra ha presentato da inizio legislatura su un argomento così importante come questo, erano fuori luogo o riduttivi in quanto trattavano argomenti puntuali? Mi vien da pensare invece che il problema riguardi il fatto che questo ordine del giorno sia stato presentato da una forza di centrodestra considerata omofoba, con assoluto pregiudizio degli stessi che oggi non hanno votato a favore dei diritti degli omosessuali”.


“La sinistra, che ha chiesto a gran voce che nell’odg fosse esplicitata la condanna sia per i Paesi Ue che per quelli extra Ue, ha letto il dispositivo? La risposta a nostro avviso è no, perché nel documento si chiede la condanna nei confronti di tutti gli Stati che prevedono il reato di omosessualità senza nessuna contestualizzazione. Ci hanno accusato di non aver citato in maniera esplicita Polonia e Ungheria poichè ritenuti amici: ricordo sempre agli stessi paladini che in questi Paesi l’omosessualità non è affatto un reato. Registriamo i loro pretesti e andiamo avanti: ringrazio i colleghi che hanno dato voto favorevole consentendo l’approvazione dell’odg”, conclude la consigliera.

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