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“Fratelli d’Italia vota convintamente a favore della mozione di supporto alla Corte penale internazionale per ciò che concerne la violenza alle donne nelle guerre”.
Lo afferma in aula in dichiarazione di voto la senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, vice capogruppo vicario e responsabile del Dipartimento di FdI Pari Opportunità, Famiglia e valori non negoziabili.
“Questa mozione – sottolinea Rauti – si inserisce in un perimetro giurisdizionale internazionale  robusto, che va dalla Convenzione di Ginevra allo Statuto di Roma, passando per le due risoluzioni specifiche dell’Onu, la 1325 e la 1820”.
“Le violenze sessuali sono sempre meno ‘una conseguenza della guerra’ – come si è detto per troppo tempo – e sempre più un’arma utilizzata a fini di terrore politico, di sradicamento di un gruppo, di un disegno di genocidio e di una volontà di epurazione etnica”.
“Lo stupro è quindi un’arma di guerra – osserva Rauti – lo è stato storicamente e continua ad esserlo nei conflitti post-moderni. Le donne come bottino, dal Ratto delle Sabine alle ‘marocchinate’ della Ciociaria, dagli stupri in Sudan, in Sierra Leone, in Ruanda, in Liberia, in Congo e in Bosnia Erzegovina; dalle studentesse nigeriane rapite da Boko Haram alle vittime dell’Isis ed ora in Ucraina . Oggi come sempre, da secoli. La differenza è che ora il nodo ‘donne e conflitti armati’ non è più “un affare di donne” ma una questione definitivamente inserita nelle politiche di sicurezza umana, con un forte impatto anche sul diritto internazionale, sull’emancipazione femminile e sulle missioni di pace”.
“Lo stupro – conclude Rauti – è una tattica sistematica per destabilizzare, terrorizzare, umiliare e costringere all’abbandono del territorio, per questo la violenza sui vinti e sugli invasi, qualunque sia il contesto, va condannata in quanto atto che viola i diritti umani fondamentali”.
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