È stato presentato dai Consiglieri regionali Enoch Soranzo, Raffaele Speranzon, Daniele Polato e Tommaso Razzolini del Gruppo ‘Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni’ in Consiglio regionale del Veneto (primo firmatario Enoch Soranzo) un progetto di legge di modifica alla L. R. 23 aprile 2004 n.11 “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio”, che ne implementerà i contenuti definendo nuovi criteri urbanistici per l’avvio di servizi di pensione per cani e gatti. Si tratta di un provvedimento innovativo, con pochi e sporadici precedenti sullo scenario nazionale, che andrà a colmare un vuoto normativo legato a questa tipologia di attività imprenditoriale che presenta profili di potenziale impatto sull’ambiente circostante, sia sotto l’aspetto del disturbo che delle problematiche igienico-sanitarie.
“È sempre più frequente la presenza di animali di affezione all’interno delle nostre abitazioni: una presenza aumentata considerevolmente anche in conseguenza alla pandemia, durante la quale gli animali hanno indubbiamente ricoperto un ruolo fondamentale, soprattutto per le persone sole ed anziane. Questa evoluzione comporta oggi però anche nuovi bisogni: su tutti quello di strutture specializzate che possano garantire ai proprietari la pensione di questi animali in caso di ferie o di impegni personali e lavorativi” spiega il primo firmatario del Progetto di Legge, il Consigliere regionale Enoch Soranzo “stiamo parlando di un servizio che non può essere affidato al caso, che deve essere normato sia sotto l’aspetto della qualità e dell’idoneità degli spazi, sia sulle competenze necessarie per i conduttori al fine di garantire un idoneo trattamento psico-fisico degli animali loro affidati”.
“Con questo provvedimento faremo un primo grande passo in questa direzione, permettendo e regolamentando la realizzazione di queste strutture in zona agricola o in zone appositamente individuate dagli strumenti urbanistici comunali, ad esclusione dei centri storici e degli insediamenti produttivi” aggiunge Soranzo, “queste strutture potranno poi essere condotte anche da soggetti non in possesso della qualifica di imprenditore agricolo, a patto che il soggetto e lo stabile adibito a pensione per animali rispettino i requisiti che verranno definiti dalla Giunta regionale del Veneto conseguentemente all’approvazione di questo progetto di legge”.
“Le norme cambiano con l’evolversi della società in cui viviamo, e questo progetto di legge ne è un esempio concreto. Siamo certi questa proposta darà una risposta pratica ad un bisogno reale e concreto, agevolando la diffusione di attività di pensione per cani e gatti all’altezza dei numeri e delle aspettative della clientela, sia in termini di professionalità che di tutela del benessere animale” conclude il Consigliere regionale.