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“Il grido d’allarme lanciato in questi giorni in diverse marinerie pugliesi, ma anche in altre realtà italiane, dagli addetti del settore va non solo colto ma necessità di risposte immediate al fine di evitare un blocco della pesca italiana e l’assenza sul mercato di prodotto ittico nazionale fresco e di qualità”. Così in una nota il copresidente del gruppo Ecr- FdI al Parlamento europeo Raffaele Fitto insieme con l’eurodeputato di FdI-Ecr Raffaele Stancanelli, componente della commissione Pesca. “Per questo è necessario che Governo e Unione Europea intervengano per supportare un settore tra i più colpiti dalla crisi energetica, per scongiurare la chiusura di diverse attività ma soprattutto per garantire un futuro ad uno dei comparti più importanti dell’economia italiana. Riteniamo siano necessarie misure come una fiscalità più leggera grazie al credito di imposta, l’accesso agli ammortizzatori sociali oltre alla proposta di Fratelli d’Italia di istituire un Fondo europeo per compensare i settori più colpiti.
Purtroppo finora ne’ il governo italiano ne’ l’Unione Europea hanno ancora dato risposte sufficienti. Basti pensare che il credito d’imposta, anche per il secondo semestre 2022, è stato lasciato fuori dal nuovo decreto varato per fronteggiare la crisi di imprese e famiglie. Un impegno che noi come delegazione di FdI porteremo avanti anche nelle prossime settimane in commissione Pesca dove a
a breve si discuterà di misure specifiche per mitigare gli effetti della guerra su tutta la filiera”.

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