fbpx

Questa mattina al Parlamento Europeo di Bruxelles, l’eurodeputato FdI-Ecr Carlo Fidanza e una folta delegazione di consiglieri comunali e municipali milanesi di Fratelli d’Italia, hanno incontrato i funzionari della Rappresentanza italiana in Ue che stanno seguendo la candidatura di Milano per il Tribunale europeo dei brevetti.  “È stata un’utile occasione di approfondimento di tutti i passaggi tecnici, politici e diplomatici che ancora ci separano da questo importante riconoscimento per la nostra città e per l’intera Italia. Una battaglia che abbiamo condotto fin dall’inizio e che deve vedere le istituzioni, la politica e il tessuto imprenditoriale, professionale e universitario del nostro territorio lavorare in sinergia e con assoluta unità di intenti. L’apparente assenza di competitor non deve farci deflettere dal massimo impegno, per scongiurare ulteriori rinvii che potrebbero puntare a consolidare le attuali due sedi, senza Milano”, ha dichiarato Fidanza a margine dell’incontro.
“Continueremo a portare in tutte le sedi il nostro sostegno alla candidatura di Milano. La nostra città ha il primato italiano di brevetti registrati, di PIL generato, di aziende multinazionali con una propria sede; vanta inoltre un ricco tessuto di professionisti che potranno supportare al meglio le aziende e lo stesso Tribunale. Ha insomma i numeri e le potenzialità per ospitare questa sede”, hanno aggiunto i consiglieri comunali Riccardo Truppo, Chiara Valcepina e Francesco Rocca.
Un impegno ribadito anche da Marco Alparone, Sottosegretario di Regione Lombardia responsabile della delegazione di Bruxelles: “In Lombardia si registra il 32% dei brevetti italiani, siamo da sempre la regione capofila nell’innovazione. Per questo Regione Lombardia è stata in prima fila nel sostenere la candidatura di Milano ed è stata decisiva affinché il precedente governo si decidesse ad ufficializzarla. Continueremo ad esercitare pressione sul governo affinché questo dossier rimanga sempre prioritario e si acceleri per la sua positiva conclusione”.

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social