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“La soluzione ideata dall’Eni dell’apertura di un conto in rubli deve essere temporanea e in linea con le sanzioni europee. Qualora non lo fosse il conto in rubli non dovrà  essere attivato. Ma ci si deve porre il tema di come essere autosufficienti dal punto di vista energetico perché l’indipendenza è un valore al quale non possiamo rinunciare. La transizione ecologica verso le fonti rinnovabili ha bisogno di periodi medio lunghi mentre noi abbiamo bisogno di energia subito. Questo significa che il governo Draghi deve dar seguito immediatamente al nostro ordine del giorno approvato qualche giorno fa per sospendere di fatto il Pitesai, piano che ha bloccato le attività esplorative ed estrattive di gas domestico in tutti i siti che contengono, già accertati da fonti pubbliche e private, 300 miliardi di metri cubi di gas. Con le altre forniture dall’estero, Russia esclusa, potremmo avere scorte sufficienti per arrivare alla fase di approvvigionamento da fonti rinnovabili. La capacità estrattiva italiana, fino al Conte 1, era pari a 20 miliardi di metri cubi/anno, ora siamo stati ridotti a soli 3 miliardi”.
E’ quanto ha  dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia a Start su Skytg24. 

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